Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini/A. Pugliese) Il sogno era un altro. Londra, Stamford Bridge, il salotto elegante del calcio inglese. In tribuna il presidente Pallotta, Franco Baldini – consulente di peso del club – e tanti osservatori del calcio internazionale. In campo un Chelsea forte e sazio ed una Roma a caccia di gloria. Invece no, le premesse non sono queste. La squadra di Conte – a lungo oggetto del desiderio della Roma – arriva furiosa per il deludente inizio di Premier, piena d’infortuni e con un timoniere (si dice) tentato dal ritorno in Italia. Quella giallorossa, per parte sua, ringhia malinconia per il k.o. interno col Napoli e soprattutto per la maledizione degli infortuni muscolari che non danno tregua al gruppo.

MANOLAS STOP – L’ultimo che si è iscritto alla lista è Manolas. Il greco farà gli esami solo oggi, però si teme una lesione di primo grado all’adduttore sinistro che lo terrebbe fermo forse un mese. Se si pensa che quello del greco è il 12° infortunio muscolare dall’inizio della stagione, di cui sono rimaste vittime 11 giocatori (Schick due volte), in diversi cominciano a pensare che forse non sia solo la sfortuna ad accompagnare il lavoro dello staff e dei preparatori Lippi e Norman. Di Francesco, però, ha le idee chiare, evidenziando come la lunga tournée in Usa e l’arrivo di giocatori non pronti non abbia agevolato il suo lavoro. «Gli infortuni avvengono anche con le Nazionali – ha detto —. C’è un insieme di cose che li procura. Se prendi Schick che ha fatto tre allenamenti con la Samp e poi viene da noi, il rischio di farsi male è alto. Karsdorp, invece, era reduce da un infortunio». Morale? Chiara. «L’allenatore a certi livelli deve avere più giocatori a disposizione e in una condizione migliore. Ora la rosa è ridotta all’osso, ma chi ha giocato ha fatto bene».

FACCIA A FACCIA – Sul discorso tournée era stato chiaro. «Quando sono arrivato alla Roma era già stato fissato tutto, ma per il prossimo anno chiederò di fare in un altro modo». In attesa dell’esito, annotiamo che Strootman a Londra ci sarà, mentre El Shaarawy al massimo potrà andare in panchina. Panchina anche per l’acciaccato Pellegrini, mentre Defrel e Schick, se tutto andrà bene, li rivedremo in campo la prossima settimana. Il lavoro di Di Francesco, però, sarà anche sulla testa dei giocatori. Per questo ieri ha parlato al gruppo rivolgendo questi concetti di massima: «Il Napoli è una squadra eccellente, che lavora insieme da anni, e noi abbiamo dimostrato di essere ad un passo da loro. Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento e dall’aggressività del secondo tempo. Crediamoci». A dispetto dell’emergenza e dei cattivi pensieri. Il Chelsea è avvisato.



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