Dicono, a Trigoria, che Emerson Palmieri sia cresciuto così tanto negli ultimi mesi che l’emergenza, dopo l’infortunio di Mario Rui, c’è ma non è poi così drammatica. D’altronde, il mancino brasiliano in prestito dal Santos, con Garcia era un’anima in pena che vagava per il centro sportivo senza troppa fiducia, da quando è arrivato Spalletti è invece rinato, tanto che il tecnico ne ha chiesto a gran voce la conferma. Dire che sostituirà Mario Rui è difficile se non impossibile, certamente però la Roma si sente garantita almeno nell’immediato.

QUESTIONE DI FEDE – Ha fede, insomma, la stessa che accompagna sempre Emerson, brasiliano atipico: sorridente sì ma mai sopra le righe, una fidanzata che lo segue in tutto senza tanti grilli per la testa, vacanze a casa e non in resort a 5 stelle, un carattere molto religioso, tanta palestra e lavoro per farsi trovare pronto da Spalletti, nonostante la Roma abbia chiuso per il rinnovo del prestito soltanto a ridosso del ritiro. Diventerà tutto della Roma dopo 12 presenze e se le premesse sono queste potrebbe succedere già entro Natale. Questione di fede, anche qui: crede che Spalletti sia l’allenatore giusto per lui e per questo, visto che in fase difensiva non ha le stesse qualità che invece mette in mostra davanti, si è affidato a lui e al suo staff. Emerson sta lavorando molto sulla tattica, mentre la tecnica ce l’ha innata, e da quando la colonia brasiliana è aumentata (con Gerson, Alisson e Juan Jesus) si sente anche un po’ più a casa.

CHI VA CHI VIENE – Andato via il fratello maggiore Castan, ha un nuovo inseparabile amico, visto che Gerson è la sua ombra. Emerson fa il traduttore, il compagno di stanza e il consigliere, lui che lavora e non dice mai una parola fuoriposto. Anche per questo piace tanto a Spalletti, che lo ha fatto giocare 7 volte (appena una presenza in campionato prima del suo arrivo) ed è stato ripagato con un gol a San Siro, il primo per lui e l’ultimo della stagione giallorossa. Dopodomani compirà 22 anni, lo farà dall’altra parte dell’oceano col sorriso stampato in faccia, tutt’altro stato d’animo rispetto a un anno fa.

PALERMO DIMENTICATO – Oggi può ritagliarsi uno spazio importante nella Roma, ieri incassava le frecciatine di Zamparini: «Non mi è mai piaciuto, ha poca personalità, per questo non è rimasto al Palermo. Non capisco come mai lo abbia preso la Roma, ma gli auguro ogni bene». Emerson con il Palermo ha giocato 9 partite, sarebbe rimasto volentieri in Sicilia, ma il club rosanero ha deciso diversamente. E quando sembrava destinato a restare in Brasile ecco la chiamata della Roma. Con Digne titolare inamovibile ha giocato poco, adesso invece deve sfruttare la grande occasione che l’infortunio di Mario Rui e le difficoltà della Roma sul mercato gli hanno aperto.

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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