(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) La Chapecoense in carriera l’ha affrontata nel 2015, l’8 novembre, giocando come terminale offensivo della Fluminense nel 4-2-3-1. Di quella squadra contro cui Gerson giocò perdendo 3-2 sono morti in tanti nel disastro aereo di quasi un anno fa e questo è uno dei motivi per cui il brasiliano venerdì entrerà in campo più emozionato rispetto ai compagni: «Sarà molto forte – ha detto a Roma Tv -se non sbaglio i superstiti sono stati solo due o tre, per noi è una fonte di forza enorme vedere che nonostante tutto sono sopravvissuti e stanno cercando di ritornare a giocare. Pensavo sarebbe stato difficile, ricostruire la squadra, prendere giocatori per sostituire i guerrieri che ci hanno lasciato, ma sono molto felice per chi è arrivato, con l’obiettivo di eguagliare quanto fatto da chi non c’è più. Hanno fatto qualcosa di importante vincendo il campionato. Sarà una bella festa». La Roma, col rientro di Florenzi e il probabile esordio di Schick, spera lo sia davvero e che l’aiuto per il club brasiliano possa essere importante.
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