Europa League, il sorteggio sorride alla Roma: lo Slavia 27 anni dopo Vavra

AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE SORTEGGI – Quando dalla pallina dell’urna di Nyon è uscito ieri il nome dello Slavia Praga, per molti tifosi della Roma il pensiero è corso a quel maledetto 19 marzo del 1996. Il ricordo dell’urlo strozzato di Giannini, la rimonta dopo lo 0-2 dell’andata, l’eloquente striscione della Curva Sud (“All’attacco”), il gol di Moriero ai supplementari e soprattutto la beffa di Vavra a 7 minuti dal termine che negò alla Roma di Mazzone l’accesso alla semifinale di coppa Uefa, scrive Il Messaggero.

È una delle tante storie che, nonostante il mancato lieto fine, appartengono alla Roma e ai romanisti. Oggi lo Slavia incute meno timore. Ha conquistato l’accesso ai gironi dopo aver superato Dnipro-1 e Zorya e attualmente guida il campionato della Repubblica Ceca insieme allo Sparta Praga. Non ha più stelle alla Poborsky, ha venduto in estate il terzino Jurasek al Benfica per 14 milioni e si affida nel 4-2-3-1 del tecnico Trpisovsky, al 31enne Van Buren.

L’altra avversaria sono i moldavi dello Sheriff Tiraspol, allenato dall’italiano Bordin (difensore ex Atalanta e Napoli), che seppero un paio di anni fa superare il Real Madrid al Bernabeu. Squadra multietnica – si passa dai colombiani Artunduaga e Tovar al centrale difensivo dello Zimbabwe, Garananga, perarrivare al 33enne Luvannor, brasiliano naturalizzato moldavo – che per arrivare alla fase a girone dell’Europa League ha superato il Klaksvik e il Bate Borisov.

Terzo incomodo, gli svizzeri del Servette. Secondi nell’ultimo campionato elvetico, nei preliminari di Champions non hanno sfigurato contro i Glasgow Rangers, dopo aver eliminato il Genk. Insomma, quanto basta per strappare un sorriso al Ceo Souloukou: «Non dobbiamo sottovalutare i nostri avversari ma la volontà è arrivare in fondo alla manifestazione. Il nuovo stadio? Pilastro del progetto sportivo». In effetti il girone è a dir poco abbordabile. Probabilmente l’insidia maggiore saranno i chilometri che dovranno percorrere i giallorossi in giro per l’Europa. Il totale fa 2363 km per Tiraspol, 1299 verso Praga e 888 per Ginevra, il tutto da raddoppiare considerando il ritorno a casa.