Josè Mourinho

AS ROMA NEWS LUDOGORETS EUROPA LEAGUE MOURINHO – “Abbiamo rispetto per il Ludogorets, ma vogliamo vincere perché sappiamo quanto sia importante cominciare bene il girone. Non siamo in gita”. È motivato, José Mourinho, alla vigilia del match d’esordio di Europa League, scrive il Corriere della Sera.

“È difficile – le sue parole – dire quale sia la squadra favorita nel girone: qualcuno potrebbe pensare a Roma e Betis, ma c’è massimo rispetto per il Ludogorets e l’HJK Helsinki. Il calcio europeo è sempre più pieno di sorprese, anche in Champions League ce ne sono state, in passato i risultati erano più facili da pronosticare, ora è più complicato ed è per questo che non voglio risparmiare i giocatori in vista del campionato”.

Il tecnico portoghese non vuole correre il rischio di ripetere gli errori del passato. “È difficile prevedere che tipo di partita sarà, dobbiamo essere pronti a tutto ma parliamo di una squadra esperta, con tanti stranieri e un buon gruppo, equilibrato: ci aspettiamo delle difficoltà. Non siamo qui in gita, non vogliamo risparmiare nessuno. È la fase a gironi e c’è spazio per errori, ma so per certo che la prima partita è importante per indirizzare il girone: vogliamo rimanere in Europa League e quindi arrivare nei primi due posti, non vogliamo retrocedere in Conference, per questo vogliamo fare il massimo”.

Mourinho vuole cancellare immediatamente la brutta figura di Udine. “Intanto spero che la partita inizi sullo 0-0 perché a Udine eravamo già sotto di un gol dopo pochi minuti. In generale siamo una squadra che difende molto bene, quindi considero la sconfitta un’eccezione. Ecco perché la mia reazione con i ragazzi non è stata così eccessiva: il risultato è stato troppo ampio per ciò che abbiamo creato. Il Ludogorets vedrà quanto siamo arrabbiati e delusi”. Si innervosisce, il tecnico portoghese, quando gli chiedono degli infortunati. “Non voglio parlarne, perché me lo chiedete? Siamo qui per giocare a calcio, chi non giocherà è perché non è in grado di farlo in questo momento”.

La Roma giocherà con una patch sul braccio che ricorda la vittoria in Conference League. Una vittoria che per lo Special One vale tanto. “Siamo in Europa League perché abbiamo vinto la Conference e perché ci siamo qualificati in campionato, per questo ci siamo meritati questa partecipazione. Vogliamo andare avanti, senza mettere obiettivi, quello che vogliamo è qualificarci in questo girone, con il Ludogorets sarà la prima partita di questo percorso, li rispettiamo ma vogliamo vincere”.

Un concetto che Mou aveva già espresso al sito della Uefa. “Sono l’unico che ha vinto le tre coppe organizzate dalla Uefa, nessun altro giocatore o allenatore ci è riuscito: è qualcosa di cui essere orgogliosi. Tuttavia, di strada da fare ce n’è ancora tanta e proverò a ottenere qualcosa in più”.

Il tecnico portoghese ha ripercorso la strada che lo ha portato a vincere al suo primo anno in giallorosso. “Sebbene si debba studiare sempre prima di arrivare in un club, potrai conoscere quei calciatori e quella società solo lavorandoci. La cosa fondamentale era costruire una mentalità che alla Roma non era presente da tanti anni. È stata costruita parallelamente a un altro elemento per me cruciale: l’empatia. L’empatia per me va oltre il gruppo, si estende anche a come è percepito il club dal resto della società, questo club vale molto più della squadra, ha un peso enorme, subisce pressione dalla comunità e dai tifosi. Era una stagione importante, non solo per la squadra, ma anche per il club e onestamente anche per me”.



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