Eusebio Di Francesco

(Il Messaggero – A. Angeloni) La prima sfida è ai fornelli, tipo Master chef Champions. «Klopp sa dire solo spaghetti, io in inglese conosco solo la parola hamburger». Scherza anche Di Francesco, rispondendo alla battuta del collega. Ma sa che stasera alla fine c’è poco da scherzare. «Mi metterò giacca e cravatta, ma so che ci vorrà un giubbotto antiproiettili». Insomma, Eusebio teme il “bombardamento” del Liverpool , ma non ha alcuna intenzione di perdere prima di scendere in campo. Anzi, DiFrarilancia. «Non dobbiamo stare bassi, né pensare che il Liverpool sia solo Salah. Non ho preparato la partita così, anche perché gente come Manè e Firmino non sono certo da meno di Momo. Noi staremo bassi se loro saranno così bravi da costringerci a farlo. La Roma deve essere corta nelle due fasi». Anfield spaventa. «Tutta l’atmosfera inglese è splendida. Non siamo abituati a questi stadi. Conterà essere squadra, sapendo che il Liverpool è differente dal Barça: è una squadra molto aggressiva, la migliore nelle verticalizzazioni». Ma la differenza, come sempre, è nella mentalità, che pian piano si sta costruendo. «In quest’ultimo periodo abbiamo acquisto una certa forza mentale e dobbiamo riproporla in campo. Che ne penso di Klopp? Mi piace la sua filosofia di calcio, lui ha dimostrato molto più di me in carriera. Sono felice di essere qui e giocarmi la possibilità di arrivare a Kiev».

ALEKSANDAR IL GRANDE Sguardo terribile, mette paura. non ride mai, hanno ragione i suoi compagni. Kolarov risponde alle domande,ma sembra il Freddo. Certe partite le conosce bene, ma questa ha un sapore speciale. «Abbiamo dimostrato di essere al livello di una semifinale di Champions. Siamo pronti a fare due grandi partite. Siamo qui e dobbiamo pensare ad andare a Kiev. Ora viene il bello ma anche la parte più difficile. Ma ora siamo qui e abbiamo l’obbligo di provarci». Fermato Messi, ora tocca a Salah. «Dobbiamo giocare da squadra.Loro non sono solo Momo, giocano a un ritmo altissimo e dobbiamostareattentia tutti» Il finale è sul fascino pericoloso di Anfield. «I nostri giocatori sono consapevoli, li ho visti nel pullman e sono tutti concentrati su quello che li aspetta». Amen.



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