Prima è tornato comandante, ha incornato di testa portando la Roma sul 2-1, poi – usciti De Rossi e Nainggolan – è diventato per la prima volta capitano. Ma gol e fascia non cancellano la serata storta, a due facce: «Abbiamo fatto un gran primo tempo, nel secondo e mancato qualcosa, ma nulla è perduto», dice Fazio a fine gara. Lui già medita la rivincita: «La partita di ritorno sarà importante e sarà fondamentale avere un Olimpico pieno. Devono stare con noi i tifosi, tutti allo stadio. Dobbiamo essere ottimisti e crederci, perché vogliamo passare il turno». L’appello agli ultras è l’ultimo di tanti e probabilmente non riscuoterà successo, ma la Roma con o senza pubblico deve tornare a vincere. A casa sua lo ha fatto quasi sempre, Villarreal e Napoli hanno violato l’Olimpico che deve ora riprendere la forma di fortezza.
La terza incornata vincente in stagione per Fazio non è bastata ad evitare il ko, tutta la squadra e crollata nella ripresa e la difesa e stata bucata con troppa facilità. Un problema fisico sembra ormai evidente, ma Juan Jesus non ci sta: «E’ mancata la tensione mentale. Dovevamo essere concentrati al 100% per tutta la gara, non credo che i nostri avversari andassero ad un’altra velocità. Pensiamo alla prossima». Primo round amaro, ma resta la speranza di giocarsela tra una settimana: «Loro sono rientrati dagli spogliatoi più forti di prima, la sfida è aperta ed e stato importante fare gol in trasferta. Dobbiamo vincere per forza al ritorno, dobbiamo passare il turno: è importante per la nostra stagione». Per non buttare all’aria tutto in un mese da incubo.
La forza per reagire la Roma dovrà trovarla subito, nella notte è tornata nella capitale e Spalletti ha dato appuntamento alla squadra alle 17 per analisi, critiche e allenamento in vista del Palermo. Da Lione sono usciti tutti stanchi e un po’ di turnover sarà necessario. Rüdiger ha fatto il tifo da casa ed è fresco: una maglia in difesa è sua.
(Il Tempo – E. Menghi)
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