(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Solo a fine stagione si capirà l’esatto peso specifico del gol di Federico Fazio, detto il Comandante, segnato al 94’ del secondo tempo e consegnato alla storia dopo altri due minuti di interminabile controllo alla Var. La tecnologia è stata la vera protagonista di una partita per il resto brutta, con la Roma ingolfata e con il Cagliari in difesa a oltranza. Era già intervenuta al 4’ della ripresa, quando il pessimo arbitro Damato aveva preso un clamoroso abbaglio: ammonizione per simulazione a Dzeko, invece di rigore per contatto incauto ma netto del portiere Cragno sul centravanti bosniaco.
La moviola ha sistemato tutto, ma non l’esecuzione di Perotti che ha tirato alla solita maniera, camminando lentamente e guardando il portiere fino all’ultimo, ma questa volta troppo debole.
Un errore che poteva essere fatale, perché la Roma di questo momento fa una fatica terribile a segnare. Nelle ultime sei partite ha segnato 3 gol solo contro la Spal, che però era rimasta in 10 dopo pochi minuti per l’espulsione di Felipe. Poi lo 0-2 contro l’Atletico Madrid, l’1-1 di Genova con il Genoa, l’1-0 al Qarabag, lo 0-0 di Verona contro il Chievo e l’1-0 di ieri sera che consente ai giallorossi di salire a 38 punti, che sono 41 potenziali per la gara da recuperare contro la Sampdoria, in trasferta, il 24 gennaio. In serate simili, i tre punti sono davvero oro.
Lo scivolone dell’Inter era un’occasione da non perdere e Di Francesco, all’ultimo tuffo, c’è riuscito. Dovrà però ragionare molto sul calo di brillantezza della squadra e sulla sua poca efficacia sotto porta. Ieri c’era molta attesa per la prima assoluta, almeno dal primo minuto, della coppia d’attacco Schick-Dzeko, che è riuscita a fare ben poco. Ancora lontano dal top della forma il ceco, appesantito il bosniaco che in tutta la gara ha avuto il solo merito di procurarsi il rigore. Ha deluso anche il terzo del tridente, cioè Perotti, che dopo il rigore è andato completamente nel pallone, cercando di farsi perdonare l’errore con una serie di iniziative personali, da solo contro tutti, che non hanno certo aiutato la squadra. Come al solito è stato decisivo Kolarov, che si è conquistato la punizione del gol e l’ha battuta in modo pericoloso, innescando il mischione da cui è nato il gol di Fazio. Fazio e Perotti sono grandi amici fin dai tempi del Siviglia. Se c’era qualcuno che poteva riscattare il rigore sbagliato era proprio il difensore centrale, salito in attacco con la forza della disperazione.
Il Cagliari ha giocato una gara solo difensiva, ma ha messo in mostra un sicuro talento: Barella. Non è un caso, probabilmente, che il gol della Roma sia arrivato proprio quando il giovane centrocampista era uscito per una probabile frattura alla mano. La Roma ora affronterà il Torino in Coppa Italia, mercoledì alle 17.30, e la Juventus domenica prossima allo Stadium. Ci sarà Nainggolan, che ieri ha saputo gestire bene la diffida.
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