Federico Fazio è la vera rivelazione della “nuova” Roma di Spalletti. Anche i numeri gli danno ragione: nelle 9 occasioni stagionali in cui i giallorossi non hanno subito gol, 8 sono state con lui come protagonista (l’unica senza alla prima di A, 4-0 all’Udinese). Inoltre, con Fazio titolare (dalla 4a, a Firenze) la Roma in campionato ha subito appena 14 gol in 18 partite (0,77 di media). Spalletti subito dopo la vittoria con il Cagliari è stato chiarissimo: «Tra i nostri centrali è quello che ha più palleggio e i migliori tempi di uscita. Non possiamo fare a meno di uno come Fazio».
Federico ha lentamente spazzato via i dubbi di chi lo considerava lento e non adatto, ad esempio, a giocare in una difesa a tre. Ha smentito ogni luogo comune, facendo anche leva sulla sua qualità di palleggio e sui tempi di gioco, dote nella quale è quasi un maestro. Del resto, la sua carriera era iniziata prima da centravanti, poi da centrocampista ed infine difensore. «Vero, da piccolino giocavo centravanti e mi piaceva pensare di essere un po’ Batistuta — ha detto lo scorso ottobre — È stato un grandissimo giocatore, ricordo ancora quello che fece con la Fiorentina e con la Roma».
Al raggiungimento delle venti presenze è scattato l’obbligo di riscatto dal Siviglia (3,2 milioni di euro, oltre all’1,2 versato a giugno per il suo prestito) con un contratto già firmato fino al 2019 con un ingaggio di circa 3 milioni a stagione.
(Gazzetta dello Sport)
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