NAPOLI ROMA DE ROSSI – Per arrampicarsi con la cresta alta sulla vetta dove stasera pianterà il suo vessillo, Marek Hamsik ha impiegato undici anni e quattro mesi, coronando una romantica rincorsa cominciata il 28 giugno del 2007. Contro la Roma, lo slovacco raggiunge il traguardo delle 511 presenze in maglia azzurra e s’affianca dopo dodici stagioni ad altissima fedeltà a Beppe Bruscolotti, in cima alla graduatoria all time del club.
La stessa che dall’altra parte del campo sta scalando Daniele De Rossi (604 caps, oggi, secondo solamente a Totti), con i suoi colori mai traditi. Il calcio italiano riscopre il gusto antico dei giocatori da una maglia sola. I due capitani di fronte nella notte del San Paolo condividono anche la posizione in campo. Registi entrambi, nonostante caratteristiche differenti. De Rossi ha sempre giocato davanti alla difesa.
Hamsik ha avuto spesso una pelle nuova, stavolta si è fidato dell’intuizione di Ancelotti e si è appena spostato in cabina di regia, immaginando così di potersi allungare la carriera. Ne è valsa la pena. La sorte gli ha regalato un’altra chance di vincere qualcosa d’importante con il Napoli.
I 90′ in programma allo stadio San Paolo dopo il 2-2 di Parigi, al di là della grande importanza della posta in palio per la classifica, consegneranno il capitano alla storia azzurra. Mai nessuno in 92 anni come lui, per reti segnate (120) e prestissimo per presenze. Alla favola manca soltanto il lieto fine di un titolo, che passa anche per la sfida tra bandiere di stasera, contro la Roma di Daniele De Rossi.
(La Repubblica)
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