AS ROMA NEWS FELIX AFENA-GYAN – Un esordio splendente, persino insospettabile per qualità e personalità, scrive il Corriere dello Sport. Felix Afena-Gyan ha conquistato in 81 minuti un intero Paese, il suo: «E’ un diamante» ha spiegato il ct Otto Addo, che dopo un veloce colloquio con Mourinho in Olanda prima di Vitesse-Roma ha deciso di lanciarlo nel momento del bisogno, l’andata dello spareggio mondiale contro la Nigeria di Osimhen: è finita 0-0, domani si gioca il secondo round a campi invertiti, ma gli occhi dei tifosi ghanesi erano abbagliati dall’ultimo arrivato.
Felix è stato schierato come centravanti e «ha creato molte occasioni, dimostrandosi integrato con i compagni». E’ uscito infatti per un dolore muscolare, non per scelta tecnica: «Ma sto bene – ha rassicurato lui attraverso i social – è stata un’emozione incredibile debuttare con la Nazionale davanti a un pubblico meraviglioso».
Con qualche mese di ritardo quindi il momento giusto è arrivato. Nelle precedenti convocazioni Felix aveva chiesto di essere lasciato fuori, perché Mourinho gli aveva suggerito di evitare viaggi in Africa nel pieno della pandemia e perché nella Roma stava trovando spazio e considerazione. Ma in questa sosta, dopo un derby vinto, ha potuto coronare il sogno di servire la patria. Un evento che ha celebrato facendosi fotografare mentre bacia lo stemma sulla maglia del Ghana.
Da giovedì, di ritorno dalla Nigeria, tornerà a dedicarsi interamente alla Roma e al padre adottivo José. Che non ha avuto timori nel valorizzarlo, dopo averlo osservato nella Primavera, fino a riscuotere la famosa vittoria contro il Genoa, in cui il ragazzino segnò due reti nel finale. Felix a sua volta venne premiato con le scarpe che desiderava, regalo dell’allenatore documentato da un video controverso. Ma poi non tutto è filato liscio, come spesso accade nel percorso di crescita dei giovani atleti.
Nonostante una certa continuità di impiego, Felix non ha più segnato con la Roma e soprattutto è sembrato spesso in difficoltà nel confronto con i difensori di Serie A. Lo scivolone di una serata in discoteca gli è costato qualche giorno di punizione, con retrocessione tra i ragazzi della Primavera. Ma nel complesso Mourinho e la Roma sono molto soddisfatti di lui, che nel giro di pochi mesi è passato dalla finale del campionato Under 18 giocata in uno stadio semivuoto, a Cesena, alla ribalta della Serie A.
Oggi Felix, che la Roma ha pagato meno di 300.000 euro grazie a un’intuizione dell’ex dirigente De Sanctis, è già un assegno circolare per il club. Devono essere i Friedkin a decidere se quando riscuoterlo. In questo senso le prossime settimane saranno indicative: se riuscirà a mettersi in mostra, troverà la fila di squadre che potrebbero ingaggiarlo. L’Atalanta e il Sassuolo ad esempio già hanno inviato all’entourage segnali di interesse.
La Roma, che deve produrre plusvalenze nella prossima sessione di mercato per consegnare a Mourinho una rosa da Champions League, valuterà ogni proposta a tempo debito. Avendo appena 19 anni – è nato il 19 gennaio 2003 – e uno stipendio basso, Felix può attrarre investitori di ogni categoria. Ma prima di lasciarlo andare, a titolo temporaneo o definitivo, Mourinho vuole valutarne con attenzione i progressi.
E’ stato lui a crearlo, contro ogni aspettativa, perché ne aveva intravisto le caratteristiche di velocità e sfrontatezza; vuole essere lui eventualmente a deciderne il futuro, nell’interesse anche della Roma. La sua quotazione sul mercato si aggira già sui 5 milioni. Ma in un mondo calcistico che vive di sbalzi emotivi, possono bastare pochi gol per promuoverne il cartellino. E allora calma, Felix, continua a correre.
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