Felix Afena-Gyan

ULTIME NOTIZIE AS ROMA FELIX – Quando Pavoletti ha portato avanti il Cagliari, domenica sera, Mourinho ha mandato a scaldare tutti insieme gli attaccanti che aveva ancora in panchina: Shomurodov, Carles Perez e il giovane Felix Afena-Gyan, 18 anni, centravanti ghanese sbarcato a Trigoria all’ultimo giorno del mercato invernale della scorsa stagione, scrive La Gazzetta dello Sport.

E quando ha deciso di mandare in campo proprio lui, in tanti si sono chiesti perché. La risposta l’ha data il campo, con Felix – lo chiamano tutti così, nonostante sia il nome di battesimo – che ha cambiato di fatto volto alla partita. Il messaggio di Mou è stato chiaro: chi ha più fame gioca, non importa che abbia solo 18 anni. E da Cagliari la Roma ora torna con una certezza in più, tra i giovani che il portoghese sta plasmando ce n’è uno in più che può dare una mano importante.

La Roma ora ha un ciclo di partite se non vitali, almeno importanti: la sfida alla capolista Milan domenica sera, il ritorno con il Bodo fondamentale per riprendere il primo posto in Conference e cancellare l’onta del 6-1 e la trasferta di Venezia, con punti pesantissimi prima della sosta. Il tutto in una settimana, con la necessità di ricorrere a qualche rotazione in più (nonostante Mou sia stato chiaro: «giocano sempre gli stessi»).

Adesso, però, il portoghese sa che può contare su un’alternativa in più sul fronte offensivo. Felix a Cagliari si è posizionato al fianco di Abraham e ha sconquassato gli equilibri della difesa sarda. Quel ruolo, del resto, lo ricopre anche con la Primavera di De Rossi, dove gioca al fianco dello spilungone svedese Persson, un po’ seconda punta un po’ centravanti.

Mourinho ha iniziato a chiamarlo in prima squadra durante l’ultima sosta delle nazionali ed è rimasto impressionato dalla sua velocità e dalla rapidità di esecuzione. Così lo ha portato prima in panchina contro il Napoli e poi lanciato domenica sera a Cagliari. Con Felix che a fine partita ha ringraziato pubblicamente un po’ tutti (in particolare la madre che è in Ghana: «mamma, ti amo», la sua dolce dedica), ma soprattutto Mourinho: «Per sempre grato, sir. Ti renderò orgoglioso», ha detto lui. Che nel giorno dell’esordio ha visto quintuplicare i followers dei suoi account social (su instagram è passato in sole 24 ore da 5 a 25mila).

Felix è arrivato a Roma grazie a Morgan De Sanctis, che ha saputo battere la concorrenza di Sassuolo e Milan. Finora si è diviso tra Under 18 e Primavera, con 15 gol in 27 partite. A giugno ha trascinato l’Under 18 ad un soffio dallo scudetto, perso in finale per 2-1 con il Genoa, con lo stesso Felix che ha sbagliato un rigore poi decisivo.

«È un talento tutto istinto, va inquadrato, deve migliorare nello smarcamento – dice a Teleradiostereo Aniello Parisi, ex allenatore di quella squadra – Un ragazzo speciale, con grandi margini di crescita: ha la velocità e il cambio di passo di Suazo e la tecnica di Barrow».

Cresciuto nell’EurAfrica Academy, si è innamorato della Roma nel giorno della remuntada contro il Barcellona e vive con altri ragazzi delle giovanili nel convitto giallorosso. Deve ancora imparare bene l’italiano, ma si fa capire con l’inglese e con il francese. Sul campo, invece, parla con i suoi colpi. Adesso ci lavorerà su Mourinho, che difficilmente lo rispedirà in Primavera. Anzi, da qui alla prossima sosta è facile che Felix giochi ancora. Magari sperando anche in quel gol che a Cagliari ha solo sfiorato.



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