(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Dagli amici mi guardi Iddio che ai nemici ci penso io. Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, che si professa grande tifoso romanista ogni volta che può, è intervenuto sulle frequenze di Radio Montecarlo Sport, nel corso della trasmissione Maracanà. E le parole del «Viperetta» sono state come sale sulla ferita: «Schick è un grande talento, ve lo scrivo con il sangue. Che cosa gli succede? Chiedetelo al medico della Roma, con me stava benissimo. Ha giocato 40 partite con la Samp. Ci ho parlato, gli ho detto di stare sereno, ma lui mi ha risposto: “È dura!”. La pressione nella Sampdoria è una cosa, nella Roma è un’altra. Ma Patrik è un grande talento e stupirà i tifosi della Roma, che gli devono stare vicino».
Schick, nella scorsa stagione in blucerchiato, ha giocato 32 partite in campionato(1.570 minuti) e segnato 11 gol, più due presenze (119’) e un gol in Coppa Italia. Nella Roma ha giocato 10 partite di campionato (ma per soli 370 minuti), senza mai segnare, e ha giocato 90’ e segnato un gol in Coppa Italia, nella gara che è costata l’eliminazione contro il Torino. Il feeling con Di Francesco non è mai veramente sbocciato: Schick non è un esterno e l’allenatore abruzzese non deroga dal 4-3-3. Gli infortuni ha fatto il resto: il ceco ha subito due ricadute muscolari, sempre nella stessa zona. Ora è di nuovo ai box ed è difficile fare una prognosi precisa, proprio perché la fretta è già stata cattiva consigliera. Da un «problema distrattivo nel terzo prossimale del muscolo retto femorale sinistro, con quota di edema muscolo-fasciale» si guarisce, di solito, in 15-20 giorni. Ma con Schick servirà sicuramente molta prudenza. La frase di Ferrero («Patrik alla Sampdoria stava benissimo») è corroborata dai numeri, ma di sicuro non è un favore allo staff medico della Roma. Le ricadute hanno fiaccato Schick soprattutto nel morale. L’estate, dopo il rifiuto della Juve per un problema cardiaco poi superato, è stata molto stressante per un ragazzo che vedeva davanti a sé una carriera luminosa e che si è invece trovato davanti a uno stop preoccupante.
Quella di Ferrero alla Roma, così, è stata l’ennesima puntura dopo quelle sul campo: la Sampdoria ha incassato 4 punti su 6 nel doppio confronto in quattro giorni. Il Viperetta, in campionato, ha una buona tradizione con la Roma: 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte in quattro stagioni,. Nel 3-2 a Marassi del campionato scorso, il presidente si lasciò andare anche a un gesto esagerato verso i tifosi giallorossi al gol di Praet. Ma Ferrero è così: vive tutto alla massima velocità, prendere o lasciare. E a lui, in futuro, piacerebbe prendere la Roma. Alla domanda precisa, fatta da RMC, non si è tirato indietro: «Mi piacerebbe molto essere il presidente della Roma, tutti lo vorrebbero. Mi vedreste a Roma, mi metterei a sedere con chiunque mi rompesse le scatole. Sarei un presidente presente, ma sono innamorato della Sampdoria. Genova è la città più bella del mondo, ma è scomoda. Per quanto riguarda Totti, per me deve stare sul campo, deve mangiare l’erba. Lo vedo triste, ammosciato e malinconico sugli spalti a fare il pubblico. E questo mi fa arrabbiare». Dagli amici mi guardi Iddio…
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