La Barcaccia devastata dagli ultrà del Feyenoord

AS ROMA NEWS FEYENOORD BARCACCIA – Ottimismo, ma anche timori. Ci sono giorni in cui ci si accorge che esiste un retrogusto amaro anche quando – almeno sulla carta – il destino sembra portare buone notizie. È questo che sta succedendo a Roma da quando il sorteggio di Nyon ha proposto come avversario ai quarti il Feyenoord, scrive La Gazzetta dello Sport.

E allora che cosa ha appannato il sorriso dei tifosi? Semplice: il fatto che evocare la squadra olandese significa portare alla memoria gli incredibili incidenti che si verificarono a Roma nel 2015 e a Tirana lo scorso maggio. Non è un caso che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, abbia già chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di vietare la trasferta agli olandesi.

Nel febbraio 2015, infatti, giunsero in città cinquemila tifosi olandesi e decine di ultrà devastarono il centro di Roma, danneggiando “La Barcaccia” del Bernini in Piazza di Spagna. Sul monumento si contarono in totale 108 scalfitture e il danno fu quantificato in 1,2 milioni. In manette finirono in 28, ma a processo andarono solo in 6 ultrà, con condanne fino a 4 anni. Il seguito, come detto, è recente.

A maggio le due tifoserie si scontrarono violentemente a Tirana la notte prima della finale di Conference, e in quel caso ci furono 51 italiani rimpatriati. I sostenitori di Rotterdam mettono paura e il Prefetto di Roma già a settembre ha vietato la trasferta contro la Lazio per «preservare la città da possibili disordini». L’atmosfera è già tesa. «Distruggeremo la vostra città», scrivono gli ultrà del Feyenoord, commentando il post con cui il club di Mourinho ha annunciato il nuovo faccia a faccia.

Perciò il sindaco Gualtieri ieri ha detto: «Ho chiesto al ministro di valutare l’ipotesi del divieto di trasferta per i tifosi del Feyenoord e di avere un atteggiamento molto duro, a tutela della città di Roma e del Paese tutto. Ho chiamato Piantedosi, esprimendogli la mia preoccupazione per questo incontro che cade proprio alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bie per l’Expo di Roma. Abbiamo già visto episodi di violenza molto gravi. Non vogliamo che si ripetano». E neppure il derby alle porte non aiuta a essere tranquilli.



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