(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Vero, in tempi di comunicazione in tempo reale. non c’è bisogno di un incontro per far parlare persone divise da un oceano. Nell’immaginario collettivo del tifo giallorosso, però, il meeting di Londra tra il presidente Pallotta e i manager della Roma (da cui sono tornati ieri) rappresentava un possibile punto di svolta. In realtà, quello che il numero uno del club ha detto al d.s. Monchi assomiglia a quanto esplicitato a margine del match dei Boston Celtics. Ovvero: «So che abbiamo la squadra per competere con Napoli e Juve per la vetta e non essere lì è un frustrante. Ma ho fiducia in Di Francesco e in Monchi. La squadra è la stessa che ha dimostrato talento in Champions, dobbiamo solo ritrovarlo».
BRUNO PERES E UN BIG – Come dire, operazioni ci saranno, ma di contorno. A meno che il Galatasaray non concretizzi il suo interesse per Bruno Peres (prestito con obbligo di riscatto a 9 milioni), dando così modo a Monchi di virare su un terzino destro. I nomi che piacciono sono i soliti: Darmian, Juanfran e Manea. In uscita anche Skorupski, che piace in Premier (per sostituirlo interessa Mirante). Tutto però cambierebbe qualora si cedesse un big, uno cioè come Strootman (soprattutto) o Nainggolan. Allora si potrebbe reinvestire bene una parte della quarantina di milioni che si reperirebbero. Per l’estate, invece, piace Hakim Ziyech, il marocchino classe 1993, esterno-trequartistadell’Ajax, che Monchi sta facendo seguire. Si attendono sviluppi.
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