AS ROMA NEWS FIORENTINA ABRAHAM CABRAL – Se il gol è l’essenza del calcio, ci piace pensare che ci sia una sorta di giustizia calcistica nell’immaginare che la delicata sfida tra Fiorentina e Roma per l’accesso alla Europa League metta in vetrina Arthur Cabral e Tammy Abraham. Certo, per le squadre di Italiano e Mourinho la partita ha una valenza diversa, scrive La Gazzetta dello Sport.
I viola paiono condannati a un solo risultato – la vittoria – se vogliono nutrire speranze concrete di qualificazione, dopo i successi di Lazio ed Atalanta. I giallorossi invece, con 3 punti in più all’attivo, essendo attesi dai match contro Venezia e Torino, possono puntare anche al pareggio. Ma c’è una dolcissima spina nei pensieri dello Special One: la finale di Conference League contro il Feyenoord del 25 maggio a Tirana.
Da Trigoria, infatti, rimbalzano i mille dubbi legati al turnover, anche perché la partita di giovedì contro il Leicester ha prosciugato tesori di energie. E allora l’allenatore portoghese si chiede: turnover spinto oppure, vista l’importanza della partita “solo” ragionato? Una cosa è certa: i due tecnici hanno bisogno di gol. Per questo di Cabral e di Abraham, magari da gestire durante una partita-spareggio (o quasi), ci sarà senz’altro bisogno.
I trentamila spettatori del Franchi non toglieranno gli occhi di dosso al centravanti viola. Arrivato per sostenere – con Piatek – la pesante eredità di Vlahovic, finora ha segnato 2 gol in 9 incontri. Troppi i 15 milioni spesi per lui? Per la dirigenza no. Infatti, mentre nelle prime 7 partite dal suo arrivo aveva giocato da titolare soltanto una volta, nelle ultime sei è arrivato il sorpasso.
Come caratteristiche in fondo, rispetto al polacco, l’ex del Basilea ha caratteristiche più simili al serbo passato alla Juventus, visto che gli piace giocare la palla anche fuori area e non solo nei sedici metri. Proprio quello che a Italiano occorre per portare avanti il suo gioco, anche perché l’inserimento di Cabral nel calcio italiano sembra concluso e il brasiliano ha forza fisica sufficiente per brillare. Morale: sulla carta potrebbe essere lui il titolare viola nella prossima stagione, cercando di coronare il suo sogno chiamato Seleçao. Una convocazione è arrivata, ma per l’esordio c’è da aspettare ancora un po’.
Chi non ha dubbi sulla titolarità nella prossima stagione è Abraham. Il centravanti inglese, che sta per arrivare a 50 presenze nella Roma, ha già realizzato 25 reti stagionali. Mai nessuno, al primo anno in giallorosso, ha mai segnato così tanto. Però un traguardo Tammy deve ancora santificarlo: essere l’inglese che ha trovato più reti nel nostro campionato. Il primato per il momento resta quello di Gerry Hitchens, che nel 1961-62 mise a segno 16 gol in campionato. Abraham è ad una sola lunghezza di distanza e perciò, esattamente 60 anni dopo, in Serie A potrebbe esserci un nuovo re d’Inghilterra.
Un primato doppio, perché per Tammy sarebbe anche primato personale. Certo, anche l’ex del Chelsea giovedì ha finito la partita stanchissimo, tanto da chiedere più volte il cambio senza che Mourinho lo accontentasse. «Anche sugli angoli difensivi, uno come Tammy può essere indispensabile», ha spiegato lo Special One. Tutto vero. Ed è per questo che, dall’inizio o in corso, la Roma avrà bisogno di Abraham.
Occhio infatti al paradosso: la Roma finalista di Conference, sulla carta potrebbe ancora scivolare all’ottavo posto, e se perdesse la finale col Feyenoord potrebbe ritrovarsi fuori dalle coppe europee della prossima stagione. Sarebbe una beffa atroce per la squadra rimasta a difendere l’onore italiano in Europa. Proprio per questo Mourinho non intende correre troppi rischi. Il presente si chiama Fiorentina. Alla finale di Tirana ci sarà tempo per pensare.
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