«Dobbiamo essere bravi a far rimangiare tutto quello che dicono i giornalisti e i tifosi in malafede». Come il miglior Josè Mourinho, anche Alessandro Florenzi è tra quelli, e non sono pochi in casa giallorossa, che trova nel «rumore dei nemici» lo stimolo per fare bene il proprio lavoro. La Roma, a secco di trofei da ormai da otto anni (l’utlimo nel 2008 con Spalletti in panchina, lo stesso Florenzi ad eccezione dello scudetto Primavera non ne ha ancora vinti da professionista), non gode dei favori del pronostico: un ruolo da outsider, non paragonabile alla sorpresa Leicester o al Portogallo campione d’Europa, che piace all’esterno. «Quando parti da vincente – il suo pensiero – anche un pareggio ti uccide. Dovremo essere bravi a far rimangiare quello che ci viene detto: poche parole, tanti fatti e tanto lavoro perché nel calcio la memoria è corta, è così da sempre. Dovremo non pensare mai alla partita precedente, per provare a vincerle tutte». Garcia lo aveva trasformato in un esterno difensivo, Spalletti lo vede meglio dalla metà campo in su. Lui se la cava con una battuta. «Sono pronto a giocare nel ruolo che servirà, spero non il portiere anche se sono bravissimo pure lì».

Non ce ne sarà bisogno, perché con l’arrivo di Szczesny anche in porta ci sarà abbondanza. Per il numero uno polacco dovrebbe esserci un cambio di programma: visti i tempi lunghi nello scambio di documenti tra l’Arsenal e la Roma, il suo arrivo negli Stati Uniti potrebbe saltare. Una decisione sarà presa nelle prossime ore, ma non è escluso che Szczesny possa aspettare i suoi compagni nella Capitale e cominciare a lavorare, da solo, a Trigoria. Sicuramente ogni giorno che passa è un punto in favore del suo rivale Alisson, che sta conquistando la fiducia di Spalletti e rivendica un ruolo di primo piano nella squadra. «Il ritorno di Szczesny? – le sue parole – Il prossimo anno mi piacerebbe giocarle tutte, poi sarà una scelta del tecnico, ma io mi allenerò per giocare il maggior numero di gare. In Brasile di solito il titolare in porta è uno solo. Le mie qualità? Mi ritengo un portiere dotato di una buona forza fisica, esplosivo e veloce ma continuerò a lavorare per migliorare sulle uscite, in particolare quelle alte. A Roma mi trovo bene e sono stato accolto alla grande da tutto l’ambiente, poi ho già una buona conoscenza della lingua e non ho problemi di comunicazione con i miei compagni di reparto». Mercato: continuano i contatti col Tottenham per il difensore italoargentino Fazio, che la Roma vorrebbe in prestito con diritto di riscatto.

(Corriere della Sera – G. Piacentini)



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