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Florenzi tra sogno e realtà
«Quanto vorrei uno stadio infuocato…». Florenzi lo dice con un pizzico di nostalgia ripensando all’Olimpico pieno, ma soprattutto con speranza immaginando quello che potrebbe essere in futuro (il condizionale è ancora d’obbligo) il nuovo impianto della Roma.
Ieri l’esterno di Vitinia, probabilmente l’unico dei tre romani in rosa che riuscirà a giocarci, ha partecipato alla conferenza di presentazione di un’analisi sull’impatto sociale ed economico – che dovrebbe avere il nuovo stadio di Tor di Valle – sviluppata dall’Università La Sapienza. «Uno stadio così ti cambierebbe le partite e la vita – ha dichiarato Florenzi – Lo so bene perché ho avuto la fortuna di giocare da avversario in impianti con i tifosi attaccati al campo che ti urlano di tutto. Tifosi così vicini potranno darci qualcosa in più a livello inconscio: tu riesci a fare un metro in più, l’avversario invece un metro in meno se ha un po’ di timore. Anche così si vincono le partite e così succede allo Juventus Stadium dove ho giocato due volte con la Nazionale. Io capitano a Tor di Valle? Intanto pensiamo a costruire lo stadio, poi penseremo a chi sarà il capitano che ci giocherà. Totti ha meno possibilità. Magari De Rossi (in odore di rinnovo biennale, ndr) se le cose andranno in un certo modo».
È cauto quindi Florenzi, e lo è anche sui tempi di recupero dall’infortunio al crociato sinistro: «Procede bene, ma non conto più i giorni. Sto seguendo un programma e ci vorrà del tempo». Gli ultimi di giorni però hanno mostrato un Florenzi già alle prese con il pallone. Ieri Alessandro ha proseguito il programma tra fisioterapia e allunghi mentre il resto della rosa è tornato ad allenarsi dopo la domenica libera concessa da Spalletti. In gruppo si sono rivisti sia Totti sia Emerson Palmieri che sono quindi a disposizione per Bergamo così come Manolas. Torneranno dalle nazionali oggi anche Salah e Dzeko col bosniaco che si allenerà in mattinata. Ancora a parte Vermaelen mentre Mario Rui e Nura continuano ad allenarsi con la Primavera.
(Leggo – F. Balzani)
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