ULTIME NOTIZIE AS ROMA SASSUOLO FONSECA – Il vento scompiglia i capelli e anche i pensieri. Dopo il pari col Sassuolo, la Roma sembra incagliata nel paradosso: la squadra che giovedì – unica italiana – giocherà i quarti di una Coppa europea, al momento è solo al 7° posto in campionato, con un punto conquistato nelle ultime 3 partite, perciò al momento fuori anche dalla zona Europa League e con gli attaccanti che hanno segnato solo un gol nelle ultime 9 gare, scrive La Gazzetta dello Sport.
Paulo Fonseca, però, pare non scomporsi, anche se l’ultima volta che la squadra ha chiuso settima, con Luis Enrique, lo spagnolo salutò. Chi però si aspetterebbe di scorgere rabbia, si può accontentare di rivedere le proteste con Pairetto a fine partita (insieme a Pellegrini, Mancini e Cristante) per lo scarno recupero concesso. «Ho detto all’arbitro che ha fatto una grande partita, ma che era difficile per noi accettare di non battere l’ultima punizione», spiega Fonseca.
Per il resto è prodigo solo di complimenti. «Dal punto di vista strategico abbiamo fatto una buona gara. Non siamo entrati bene, ma poi ci siamo sistemati. Il Sassuolo ha avuto l’iniziativa, ma noi abbiamo creato situazioni. Non mi aspettavo di subire il gol finale, ma è anche merito loro. Continuiamo a sperare nella Champions. Non credo che contro l’Ajax servirà un’altra Roma. Sentiamo una grande responsabilità. Se giochiamo così, possiamo vincerne molte».
Detto che Veretout punta «a vincere le ultime 9», il proscenio lo prende De Zerbi, che ringhia: «Il Sassuolo ha giocato benissimo. Avevo fastidio per le accuse di dare poca regolarità al campionato (per aver risparmiato gli azzurri per i rischi Covid, ndr) e invece ci siamo comportati bene». Non è un caso che, se gli algoritmi di Tiago Pinto portano a un erede di Fonseca straniero (da Nagelsmann ad Amorim), il buon senso italico – oltre a Sarri ed Allegri – fa seguire proprio gente come Juric, Italiano e naturalmente De Zerbi. Che ormai non sarebbe più un azzardo.
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