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Rassegna stampa

Fonseca dribbla il Covid e carica la nuova Roma

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NOTIZIE AS ROMA RITIRO – Chi è che dice che allenarsi sia poco bello? Sarebbe bastato osservare le facce dei giallorossi impegnati nel primo vero giorno di lavoro della stagione per capire come, scampato per il momento il pericolo del coronavirus, ritrovarsi e sudare tutti insieme sia stato percepito come un valore.

Dopo la positività al Covid che avevano reso la Roma un piccolo focolaio subito spento, ieri tutti i giocatori e lo staff tecnico sottoposti a tampone sono risultati negativi, dando così il via libera al primo allenamento, che invece due giorni fa era stato rimandato proprio per i contagi di cui erano risultati vittima Bruno Peres e Justin Kluivert, dopo i casi analoghi capitati ad Antonio Mirante, Carles Perez e due ragazzi della Primavera. Inutile dire, quindi, che l’ansia a Trigoria ieri fosse palpabile fino agli esiti del tampone, che hanno scongiurato la positività di altri calciatori giallorossi.

Tra l’altro, il lavoro di ieri per Paulo Fonseca potrebbe essere considerato vera e propria manna, visto che in serata ha dovuto salutare un corposo numero di calciatori, che sono partiti alla volta delle loro nazionali. Il ritorno perciò, peraltro scaglionato, ci sarà fra il 7 e il 9 settembre, cioè quando starà per cominciare il conto alla rovescia per l’avvio del campionato. Inutile dire, quindi, che l’occasione era ghiotta per far parlare al gruppo e far capire la filosofia che l’allenatore portoghese vorrebbe portare avanti nel suo lavoro. Il senso del suo discorso è stato chiaro: occorre impegno massimo da parte di tutti perché i tifosi giustamente pretendono tanto. C’è una nuova proprietà e c’è bisogno di fare bella figura. Io ho fiducia in voi e possiamo fare senz’altro meglio della scorsa stagione, che pure non è stata malvagia.

Fonseca, tra l’altro, vorrebbe una squadra duttile, non legata ad un solo sistema di gioco, che possa cambiare pelle di partita in partita, se non all’interno di uno stesso match. Alla dirigenza, comunque, ha comunicato che in partenza vorrebbe mantenere come sistema di riferimento quello che prevede la difesa a tre (e quindi, potendo, il mercato si orienterà in questo senso), ma nn esclude certo l’idea di tornare al prediletto 4-2-3-1, anche se più volte il gruppo, nel finale della scorsa stagione, gli ha fatto presente come la retroguardia si sentisse più protetta con 3-4-2-1.

Fra le buone notizie che il portoghese ieri ha incassato c’è stata quella relativa a Mkhitaryan. L’attaccante armeno non raggiungerà la sua nazionale, impegnata contro Macedonia ed Estonia. Il motivo è sempre legato al Covid. L’Armenia, infatti, è nella «black list» dei Paesi ai quali l’Italia ha chiuso in confini per evitare contagi. Qualora fosse andato, perciò, al ritorno Mkhitaryan sarebbe dovuto restare due settimane in isolamento. «Al momento non può unirsi a noi – ha scritto su twitter il c.t. Joaquin Caparros – ma ha promesso che farà di tutto per esserci ad ottobre».

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Tutto vero, anche perché l’attaccante è anche il capitano dell’Armenia. A quel punto, però, la stagione della Roma sarà cominciata e quindi gli indirizzi di Fonseca saranno già metabolizzati dal nuovo gruppo. Ed è inutile sottolineare come stavolta su cerchi una partenza lampo. Almeno in stile zona Champions League.

(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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