ULTIME NOTIZIE AS ROMA FONSECA – Attraverso il fumo lasciato dai fuochi d’artificio sparati per Mourinho, sbuca lo sguardo un po’ triste di Paulo Fonseca, traghettatore d’emergenza della sua stessa panchina, uomo alla guida di un piccolo e noioso interregno prima della rivoluzione, scrive La Repubblica.
Eppure il portoghese non ha voluto abbandonare la nave che affonda, nemmeno nell’ultimo pezzettino di una stagione difficile e deludente, nemmeno di fronte alla reazione di gioia scomposta della piazza romana all’annuncio dell’arrivo del portoghese più famoso.
«Tutto quello che posso aggiungere su Mourinho è poco — commenta Fonseca — è uno dei migliori allenatore della storia del calcio e gli auguro di fare qui un grande lavoro come ha fatto in altri club». Meglio distogliere lo sguardo diventato lucido, però, cominciando, di fatto, un malinconico conto alla rovescia: stasera (ore21) il ritorno all’Olimpico della semifinale europea contro il Manchester United, poi le ultime quattro presenze nelle gare di campionato restanti, in quello che è diventato uno stillicidio.
La piazza romana è impazzita di gioia per l’annuncio di Mourinho e i panni di Fonseca sono improvvisamente diventati ancora più stretti di prima. Ma lui non perde eleganza ed educazione, consumando in una delle sue conferenze pre-coppa più brevi e malinconiche di sempre, un lungo rituale d’addio. «Per me la professionalità è un valore sacro — dice — sono oggi qui esattamente come lo ero il primo giorno che sono arrivato: motivato e puntando a fare il meglio per la Roma. E sarà così fino all’ultimo giorno in cui sarò giallorosso».
La sconfitta per 6-2 dell’Old Trafford rende proibitivo qualsiasi sogno legato al raggiungimento della finale d’Europa League, ma la gara di stasera andrà comunque giocata con i giocatori — che da tempo hanno di fatto mollato il tecnico — rimotivati psicologicamente dall’imminente arrivo dell’esigente Mourinho. Lo è Ibanez, che proprio a Manchester ha commesso tanti imperdonabili errori. Anche se il ragazzo rifiuta questo malizioso pensiero.
«Giochiamo ogni partita per noi, per la maglia e faremo sempre così, non per farci vedere dal nuovo allenatore». Eppure a pensar male spesso ci si prende, inevitabile quindi immaginare che l’entusiasmo trasudato nelle ultime ore dallo spogliatoio giallorosso per l’imminente arrivo di Mourinho, possa cambiare l’andamento delle ultime fatiche stagionali. Magari qualche dolorino sparirà, oppure si stringeranno di più i denti, perché, in fondo, le due settimane che restano assumono i contorni di un enorme casting, seguito a distanza da Mourinho.
A cominciare dalla coppia di attaccanti Dzeko- Borja Mayoral, che stasera dovrebbe essere riproposta dal primo minuto. Il rapporto umano tra Fonseca, i Friedkin e Tiago Pinto, è e resterà buono, i rapporti sono più che civili, ma il divorzio, scandito anche dalla scadenza contrattuale del tecnico, era inevitabile.
«Non è ancora il momento giusto per dire qualcosa — scrive su Instagram Katerina, la moglie di Fonseca — ma grazie mille per tutte le parole gentili! Sempre insieme e solo avanti». Tanti i commenti carini al post, per la conclusione di due anni che la famiglia dell’allenatore giallorosso ha vissuto intensamente, innamorandosi di Roma a tal punto da scegliere di andare a vivere a Monteverde, zona centrale, scelta per godersi le meraviglie della capitale.
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