Rassegna stampa
Fonseca in missione. Un tesoro di 50 milioni per mettere le ali alla Roma dei Friedkin
ULTIME NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN FONSECA – Da inizio stagione la Roma surfa sull’onda di un’ossessione chiamata Champions League, scrive la Gazzetta dello Sport, mettendo in vetrina un quintetto di ragioni che rendono vitale l’approdo alla più importante manifestazione calcistica per club: allenatore, giocatori, proprietà, bilancio, sponsor. Ciascuno ha eccellenti ragioni per arrivare tra le prime 4 della Serie A: proviamo a ricordarvele.
Il futuro di Fonseca – ammesso che non sia lui a decidere di andare altrove – è strettamente legato alla qualificazione in Champions. Una clausola del suo contratto, infatti, gli garantisce il rinnovo automatico se si verificherà questa situazione. Intendiamoci, non che Fonseca abbia bisogno di stimoli per dare il meglio, ma sa bene come la proprietà crede di avergli messo a disposizione una squadra in grado di centrare l’obiettivo.
Per i calciatori, invece, la seduzione è più sfumata. Vero che tutti sanno come giocare la Champions fornisca una ribalta unica, ma per loro c’è anche un risvolto economico. Alcuni giallorossi hanno un premio collettivo per il traguardo raggiunto, diversi lo hanno inserito nel contratto come bonus. Motivo in più per cercare di dare il massimo. Sarà per questo che premi del genere siano chiamati «incentivi». In ogni caso, chi gli è vicino spiega come nel dna dei Friedkin ci sia l’ambizione.
Entro un quinquennio, infatti, la nuova proprietà vorrebbe creare un club stabilmente vincente, ma per farlo i circa 45-50 milioni che giungono dalla Champions sono fondamentali.
La quinta carta riguarda sempre al discorso ricavi. Ma con una differenza: nel semestre in cui vanno in scadenza sia il «main» che il «back sponsor», poter giocare la Champions garantirebbe al marchio una visibilità enormemente superiore. Non è un caso che la dirigenza stia trattando i rinnovi con Qatar Airways e Hyundai sulla base di cifre analoghe a quelle passate, ma con una serie di bonus e malus legati proprio alla partecipazione (o meno) alla Champions.
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