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Rassegna stampa

Fonseca nello stadio che non è più tabù: “Voglio vedere una Roma ambiziosa”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA FONSECA – Il campo dirà se la necessità è rimasta un peso o è diventata un’opportunità, che potrebbe tornare utile anche in futuro. La Roma, terza, si presenta in casa della Juventus, quarta ma con una partita da recuperare, e la lista degli assenti è lunga: fuori Pellegrini (squalificato), Smalling e Pedro (infortunati), El Shaarawy (lasciato a Roma per recuperare la migliore condizione) e con Dzeko destinato a partire in panchina dopo due partite – contro Spezia e Verona – passate in tribuna dopo l’ammutinamento alla fine dell’eliminazione in Coppa Italia, sempre contro lo Spezia, e il caso delle sei sostituzioni, riferisce il Corriere della Sera.

Un insieme di fattori che porteranno Fonseca a una piccola variazione: contro la Juve, i giallorossi si schiereranno con un 3-5-2 (fase offensiva), pronto a diventare un 5-4-1 quando il pallone ce l’avranno gli avversari. Il tecnico portoghese ha quasi dato la formazione alla vigilia: in porta ci sarà ancora Pau Lopez; la linea difensiva sarà composta da Mancini, Ibanez e Kumbulla; Karsdorp e Spinazzola, sulle fasce, dovranno essere bravi a saper fare tutte e due le fasi di gioco; centrocampo rafforzato con il trio Cristante («Sarà il capitano», ha annunciato Fonseca), Villar e Veretout, che all’andata segnò tutti e due i gol romanisti del 2-2 finale; Mkhitaryan giocherà più vicino a Borja Mayoral.

E Dzeko? Fonseca è stato sibillino: «Si è allenato bene, ma il capitano sarà Cristante ». Significa che, a meno di clamorose sorprese, il bosniaco partirà in panchina, ma se ci sarà bisogno di lui a partita in corso non ci sono preclusioni. Da scartare l’ipotesi di una coppia Mayoral-Dzeko, che Fonseca ha bocciato dopo il derby (ma lo spagnolo è entrato sul 3-0 per la Lazio). Rispetto a tanti altri allenatori romanisti, Fonseca vivrà con meno ansia la visita allo Stadium.

Il 1 agosto 2020, dopo una striscia di 10 sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia – una anche con il portoghese in panchina -, la Roma è riuscita a portare via i tre punti dallo stadio bianconero: 1-3 con gol di Higuain, Kalinic e doppietta di Perotti (nessuno di loro gioca più con la squadra di allora). La gara non contava nulla, perché era l’ultima di un campionato che aveva già dato i suoi verdetti, ma il tabù è stato infranto. Come ha detto Fonseca: «Serve una Roma ambiziosa». Una Roma che sa che su quel campo si può anche non perdere.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

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