Paulo Fonseca

ULTIME NOTIZIE AS ROMA AJAX FONSECA – Sarà una notte storica, appunto. E lo sarà anche per Paulo Fonseca, che per la prima volta può spingersi fino ad una semifinale di una coppa europea. L’allenatore portoghese nelle precedenti avventure si è infatti sempre fermato prima, arrivando massimo proprio ai quarti di finale di Europa League nel 2015/2016, scrive La Gazzetta dello Sport.

All’epoca allenava lo Sporting Braga e fu eliminato (4-0 e 2-1) proprio da quello Shakhtar Donetsk dove sarebbe andato ad allenare da lì a qualche mese. A modo suo Paulo scrisse un pezzo di storia del suo presente e del suo futuro e chissà che non succeda ancora anche questa sera nel match contro l’Ajax.

Fonseca, infatti, con l’Ajax si gioca molto, se non tutto. Il cammino europeo può ribaltare anche le aspettative sue e della Roma per la prossima stagione. A prescindere dalla clausola che prevede il rinnovo contrattuale per un altro anno in caso di accesso alla prossima Champions, eliminare gli olandesi e arrivare tra le prime quattro della competizione vorrebbe comunque dare un valore immenso a tutto il suo lavoro.

E questo peserebbe sia nelle considerazioni che dovranno fare i Friedkin (e Tiago Pinto) per scegliere l’allenatore della prossima stagione, sia nelle valutazioni internazionali che verrebbero fatte — inevitabilmente – intorno al suo profilo. Insomma, superare l’Ajax e arrivare in semifinale darebbe senza ombra di dubbio a Fonseca un’immagine aurea in giro per l’Europa, con più di un occhio di qualche grande pronto a capire cosa succederà con la Roma. Un doppio destino che potrebbe permettergli di tenersi ben stretto la panchina dei giallorossi, ma anche di venire considerato da altre piazze e da altri club internazionali.

Ecco perché Fonseca tiene alta la concentrazione e non si sente già qualificato, nonostante la vittoria per 2-1 dell’andata. Sa che l’errore più grande che potrebbero fare lui e la squadra è proprio quello di sentirsi già in porto. «Questa è sicuramente la partita più importante della stagione, almeno di quelle giocate finora – ha detto l’allenatore giallorosso –, ma non dobbiamo pensare alla gara di Amsterdam, voglio una squadra che abbia voglia di lottare e che voglia vincere ancora. Servirà la partita perfetta, perché l’Ajax è forte e verrà qui per ribaltare la situazione».

Già e lo ha ovviamente sottolineato anche ten Hag («Abbiamo imparato molto dalla gara d’andata», ha detto l’allenatore dell’Ajax). Ecco perché Fonseca non si fida affatto. «Sarà importante essere concentrati al massimo, soprattutto in difesa – chiude il tecnico giallorosso –. Per noi è un orgoglio rappresentare l’Italia, ma siamo consapevoli che dipenderà soprattutto da noi stessi». Le porte del paradiso sono lì, ad un passo. Adesso bisogna solo riuscire a spalancarle.



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