Paulo Fonseca

ULTIME NOTIZIE AS ROMA AJAX FONSECA – Tira una strana aria intorno alla Roma, che solo una grande serata europea può cambiare. Come in un film dell’orrore tornano gli spettri del passato degli «zeru tituli», che raccontano tutte le colpe degli altri e mai le loro, anche se poi restano i palmares (ad esempio quello di Monchi) che dicono più di tante parole, scrive il Corriere della Sera.

Ma quello che conta davvero è solo il presente, perché la Roma si è messa nei guai in campionato. L’attuale settimo posto qualifica per la Uefa Conference League, non per la Champions. La sfida di stasera contro l’Ajax, che in casa ha vinto le ultime dieci sfide di Europa League ma non batte una squadra italiana alla Johan Cruijff Arena dal 10 dicembre 2002 (2-1 proprio alla Roma), proprio per questo avrà un peso decisivo sul finale di questa stagione e su come impostare la prossima.

Paulo Fonseca dice di vedere una squadra «motivata e fiduciosa» e non si allontana dal sentiero che ha deciso di seguire da tempo: «Riguardo alle scelte di campo, magari è facile parlare dopo le partite. Sulle scelte e sulle decisioni che riguardano il gruppo, invece, sono sicuro: rifarei tutto allo stesso modo». Il riferimento è una domanda sulla fascia da capitano tolta a Edin Dzeko dopo la ribellione post-Coppa Italia, quando la panchina giallorossa fece sei sostituzioni e perse anche a tavolino una partita già perduta sul campo.

Il bosniaco, da allora, non è più tornato lo stesso ma Fonseca ha deciso di puntare su di lui proprio nella serata decisiva: «Lo vedo a posto, anche fisicamente. È vero che Edin è stato tanto tempo in Nazionale ma è tornato bene e posso dire che contro l’Ajax giocherà lui. Mi sembra in ottime condizioni». Dietro di lui Pedro e Pellegrini, con Carles Perez unica vera alternativa tra i trequartisti, visti gli infortuni di Mkhitaryan e El Shaarawy.

Per andare avanti in Europa servirà una Roma diversa da quella vista in campionato: «Dobbiamo fare una partita perfetta in ogni momento. L’Ajax è fortissimo, per certi versi è simile al Sassuolo, ovviamente con giocatori diversi, ma sono simili nella prima fase di costruzione. Dovremo essere concentrati e fare una gara senza errori, serve la massima concentrazione in difesa. Sarà decisivo non commettere errori banali, visto che loro sono molto forti in attacco. Affrontiamo una squadra forte, per me in fase offensiva è la migliore in Europa. Non dobbiamo permettere loro di avvicinarsi troppo alla nostra porta, perché sono più forti proprio in quella fase. Loro vorranno sempre avere l’iniziativa».

L’impressione è che anche questa volta Fonseca sia disposto a concedere il possesso palla all’avversaria, cercando di colpire in contropiede. Un modo di giocare molto diverso da quello che aveva proposto appena arrivato in Italia.

«Chi è la favorita? Questa è soltanto una parola e in momenti come questo non sono importanti le parole, ma contano i fatti. Contro l’Ajax sarà difficile, ma mi aspetto che lo sia anche per loro. Vincerà chi farà meglio nelle due partite, non dimentichiamoci che c’è anche il match di ritorno. Ma saranno due partite equilibrate, penso si deciderà tutto nella seconda». Quasi tutto in una notte, allora. Sperando che la Roma torni la squadra che sapeva osare e che voleva dominare le gare



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