Rassegna stampa
Forfait De Rossi. Con la Germania il play è Parolo. Dentro Sturaro
Daniele De Rossi molto più no che sì. Anzi quasi certamente no, e dunque Marco Parolo si sta preparando per giocare al suo posto: è lui il probabilissimo prescelto di Conte. Ma se questa è una corsa contro il tempo, DDR proverà a correrla. Fino a venerdì sera. Anche se oggi non può farlo in senso letterale, e dunque sa di avere pochissime speranze: a questo punto essere in campo sabato per Italia-Spagna sarebbe una specie di miracolo. E però per giocare quella che potrebbe essere l’ultima grande sfida, perlomeno di questo torneo, si tenta anche un recupero miracoloso. Fino all’ultimo. De Rossi l’avrebbe anche detto, al professor Castellacci: «Fatemici provare fino alla fine, questa potrebbe essere la mia ultima partita in Nazionale». L’ipotesi in realtà è pessimistica e lontana, ma l’emozione di un’Italia-Germania è vicina. E De Rossi ci prova. Anche se vede Parolo provato nel proprio ruolo. Anche se oggi è normale sentirsi out, ed essere considerato out. E il perché lo ha spiegato Conte, dopo Italia-Spagna: «Spero di riavere De Rossi, ma dovrà essere recuperato al centoventi per cento: una partita contro la Germania non ammette gente che sta così così».
TRAUMA E LESIONE – De Rossi è tutt’altro che al centoventi per cento. «Stamattina si è svegliato bene, ha fatto colazione con noi, è venuto al campo: tutto ok», ha scherzato Florenzi. No, non è tutto ok. E in questo caso il perché lo ha spiegato ieri Castellacci: «Violento trauma contusivo con ematoma alla coscia destra, all’altezza del terzo distale, e parziale disinserzione di alcune fibre del vasto laterale». Traduzione: non solo una brutta botta, ma anche una lesione muscolare. Risultato: Italia-Germania è maledettamente vicina, troppo vicina, per provare a recuperare. «Però lui», ha detto ancora Castellacci, «sta facendo di tutto: non abbiamo preclusioni temporali, pur consci della serietà del problema e del poco tempo a disposizione».
LA BATTUTA DI ORIALI – Conte di tempo ne ha pochissimo, e anche pochissime alternative. Ieri Oriali ci ha scherzato su: «Io e Antonio ci stiamo allenando: potrebbe esserci bisogno di noi». Battute a parte, il c.t. è in emergenza perché non avrà neanche Thiago Motta (squalificato) oltre a Candreva. Sul cui infortunio, che prevede ancora tempi di recupero lunghi, finalmente è stata fatta chiarezza ieri: «Lesione fra il 1° e il 2° grado dell’adduttore lungo. Gli ultimi accertamenti hanno confermato che non c’è stata guarigione, ma solo un netto miglioramento: comunque non sufficiente per rientrare». Conte ha già iniziato a studiare le soluzioni – ovviamente adattate – senza De Rossi: oggi sarà il giorno decisivo per metterle in campo e provare l’effetto che fa. Senza toccare il 3-5-2 di riferimento, davanti alla difesa giocherà Parolo, con Sturaro e Giaccherini interni e Florenzi e De Sciglio esterni di centrocampo, come contro la Spagna. L’altra ipotesi, rinunciando a Sturaro, riporterebbe Florenzi a fare l’interno, con Darmian e De Sciglio sulle fasce.
LA TERZA VIA – Ma c’è anche una terza via, e la soluzione solletica Conte che non ha fretta di prendere una decisione definitiva. Non un 3-4-3, ma un 4-4-2 puro: in difesa Barzagli largo a destra con De Sciglio sull’altra fascia; Parolo-Sturaro coppia centrale, con Florenzi e Giaccherini esterni di centrocampo. Una squadra comunque solida, per attaccare la Germania in maniera un po’ diversa. Perché almeno una certezza c’è, e va oltre l’emergenza: l’Italia sabato non penserà solo a difendersi.
(Gazzetta dello Sport – A. Elefante)
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