Rassegna stampa
Friedkin, il giorno dell’ira: a gennaio sarà rivoluzione
AS ROMA NEWS COMO FRIEDKIN – La misura è colma. Anche per i Friedkin. Non sono bastati tre allenatori, 120 milioni sul mercato estivo e una profonda rivoluzione per risollevare le sorti di un club che appare in caduta libera, scrive Il Messaggero.
Dan e Ryan sono furiosi. Quello che è accaduto a Como è inaccettabile per un gruppo imprenditoriale che ha puntato tutto sulla Champions League che alla Roma manca dal 2019. Al fischio finale al Giuseppe Sinigaglia i proprietari hanno palesato il loro malumore a chi era a seguito della squadra, sottolineando che l’ennesima prestazione inaccettabile porterà a dei profondi cambiamenti già a gennaio.
A Trigoria non ci sarà più spazio per calciatori che non hanno la mentalità adatta a perseguire grandi obiettivi. Ci saranno cessioni, probabilmente anche eccellenti, e acquisti per salvare il salvabile. Inoltre, hanno tenuto a sottolineare che Claudio Ranieri non si tocca, né adesso né in futuro. Con lui vogliono fondare la nuova Roma, sarà determinante nel prendere decisioni, nello scegliere, consigliare calciatori e nel mandarli via.
Ranieri è stato preso per risolvere problemi e lo stava facendo ottenendo buone prestazioni e risultati positivi, cancellati dopo il disastro di Como. Disastro che però non frena l’ottimismo del tecnico che si è presentato ai microfoni diffondendo speranza per il futuro. Quando a fine novembre aveva detto che dicembre sarebbe stato il mese della verità, forse si aspettava che almeno la partita contro il Como sarebbe stata la prima vittoria in trasferta dopo otto mesi.
Dà appuntamento a gennaio il tecnico/dirigente, perché già conosce il piano della proprietà di rivoluzionare tutto per allontanarsi una volta per tutte dalla zona retrocessione: “Se c’è, e ci de ve essere, l’opportunità di migliorare la rosa non mi tirerò certo indietro”. L’opportunità ci sarà, lo hanno certificato ieri i Friedkin.
Non sono ancora chiari i nomi dei calciatori che verranno allontanati da Trigoria, né di quelli che saranno presi al loro posto. Alla luce dello sfogo degli americani, assumono quindi un altro significato le dichiarazioni dell’allenatore. Il tecnico sta cercando di infondere ottimismo e spensieratezza alla squadra in attesa dei prossimi incontri: “Dobbiamo reagire. Ora arriva la Coppa Italia, vogliamo passare il turno. Questa partita ci servirà da lezione”. Per proteggere la squadra, tenta anche di fare un velato riferimento alla conduzione di gara di Rapuano: “Non sapevamo mai quando un fallo era nostro o loro”. E non tira in ballo nemmeno l’alibi della stanchezza: “Potrebbe esserci stata per gli impegni precedenti, ma dovevamo avere la stessa voglia loro”.
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