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Rassegna stampa

Friedkin, silenzio e lavoro: arriverà per il campionato

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NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN – L’appuntamento rimane per il debutto in campionato. Dan Friedkin e famiglia hanno infatti garantito la loro presenza. Che avverrà in uno scenario – stadio deserto per le disposizioni anti-Covid – alquanto anomalo e li priverà, almeno inizialmente, dell’abbraccio della folla, mai parca di affetto nei confronti di una nuova proprietà. Sarà il momento nel quale Dan e figlio si presenteranno ad una città che ancora si accontenta delle 4-5 foto che ormai ruotano da mesi sui quotidiani.

Dan che sta per salire su un aereo, un paio di primi piani sorridenti, un altro nel quale tiene un microfono in mano, un altro ancora vicino al regista Ridley Scott o Ryan in posa, giacca e cravatta con sguardo accattivante a bucare l’obiettivo. Poco, troppo poco per una piazza ‘affamata’ di presenza tangibile e visibile che dopo aver guardato con piacere alle premure legate alla comunicazione nella nota emessa post-closing (il nome Romulus e Remus per la società che ha acquisito l’86,6% delle quote, l’utilizzo nel comunicato di termini ricercati come entusiasmo, famiglia, umiltà, responsabilità e presenza in loco) ora si attende lo step successivo: l’arrivo.

Roma è una città che fagocita tutto e tutti alla velocità della luce. E le vicende legate alle due squadre di calcio moltiplicano per dieci questo mal costume. Così, con un passaggio di consegne avvenuto appena 10 giorni fa, non deve sorprendere che l’entusiasmo appaia in parte già mitigato. Dzeko in bilico, squadra che per comprare deve prima cedere, 100 milioni di plusvalenze da effettuare entro giugno 2021, Fonseca sotto esame, mezza rosa da sistemare: concetti che sembrano appartenere alla precedente gestione.

E poco importa se dal 17 agosto non si parla più della cessione per Zaniolo e Pellegrini. Concetto assimilato come una sorta di atto dovuto. Per questo motivo la voce di Friedkin sarebbe quantomai auspicabile. Un’intervista, un saluto reale, udibile e visibile, per cancellare questa sensazione gattopardesca che tutto cambia perché nulla cambi. Chi ne cura la comunicazione, assicura che lo stile del gruppo è sempre stato questo e sottolinea come in questi giorni a Londra Dan e Ryan si siano occupati di questioni poco accattivanti dal punto di vista mediatico ma fondamentali per il club: l’opa, il completamento dell’aumento di capitale e l’eventuale delisting.

Tra l’altro, la scelta del low profile non pregiudica il contatto diretto con Fienga, ritenuto giustamente ben più importante della dichiarazione strappa-consensi. Sinonimo certamente di serietà che anche durante l’estenuante trattativa è stato apprezzato. Mai una parola fuori posto, una ‘velina’ pro domo sua, una replica a Pallotta. Ora, però, è diverso. E chi arriva, deve conoscere la realtà con la quale si confronta. Soprattutto per non commettere gli errori del suo predecessore.

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(Il Messaggero – S. Carina)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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