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Rassegna stampa

Friedkin, sprint a tutto cash. Dieci giorni per accettare l’offerta finale da 490 milioni

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NOTIZIE CESSIONE AS ROMA FRIEDKIN – Una legge del calcio dice che le squadre si costruiscono sei mesi prima, il tempo che serve per pianificare bene acquisti e cessioni. La pandemia ha completamente sconvolto la stagione calcistica, che finirà il 23 agosto con la finale di Champions League a Lisbona, ricomincerà a inizio settembre e terrà aperto il mercato fino al 5 ottobre.

La tempistica è dunque importante anche per la cessione della Roma. Un conto è chiudere il deal adesso, lasciando al compratore il tempo di operare per la prossima stagione e un altro dilatare i tempi, rinviando in pratica tutto al campionato 2021-2022.

L’ultimo tassello è la chiusura anticipata del contratto con la Nike, che doveva concludersi nel 2024. La prossima stagione, invece, sarà l’ultima con le maglie con il «baffo», ma l’azienda americana sarà solo fornitrice del materiale. Non pagherà i 4,1 milioni dovuti in cambio del via libera, fin da ora, per il club giallorosso che potrà firmare con un altro brand senza pagare penali.

Per tutti questi motivi non stupisce, come anticipato da Milano Finanza, che Dan Friedkin abbia fatto nella notte tra il 16 e il 17 luglio, un’ultima offerta a James Pallotta: 490 milioni di euro (compresi i debiti), ma con esborso completamente in cash e senza condizioni. I due imprenditori si sarebbero accordati su un periodo di dieci giorni per la valutazione della proposta.

Friedkin aveva offerto una cifra simile in passato, ma Pallotta l’aveva rifiutata, bollandola come un’operazione in «seller financing» e chiedendo 600 milioni per la cessione. Cosa è cambiato, allora? Apparentemente nulla, ma il tempo passa e la pressione dei soci su Pallotta perché venda un investimento in perdita si è fatta pressante.

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Il progetto di Friedkin prevede un versamento di 90 milioni nelle casse del club, come aumento di capitale riservato, per rafforzare la rosa e tenere Zaniolo e Pellegrini. Particolare che ha fatto pendere la bilancia dei tifosi verso il texano. L’indice di gradimento di Pallotta è al minimo.

Il bostoniano, che si è fatto vedere per l’ultima volta in occasione di Roma-Barcellona (10 aprile 2018), non si cura della popolarità. Non vuole uscire in perdita e confida negli sviluppi sullo stadio, ultima occasione per aumentare gli introiti. Sull’impianto di proprietà, però, c’è da segnalare che il «ticket» Vitek-Friedkin ha già deciso di lavorare insieme. Il prossimo bilancio della Roma si chiuderà in profondo rosso e Standard and Poor’s ha rivisto al ribasso il rating del bond da 275 milioni.

(Corriere della Sera)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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