Rassegna stampa
Friedkin style, lavoro e passione: il bracciale di Ryan esalta i tifosi
NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN – Chiamatelo, se volete, Friedkin style. Lentamente ma inesorabilmente Dan e Ryan iniziano a prendere confidenza con la nuova realtà romana. Che – aspettando di ascoltarli parlare, dopo aver letto i loro propositi in un’intervista self-made sul sito del club – li osserva e li analizza minuziosamente. Il primo banco di prova è stato il mercato, riferisce Il Messaggero.
Archiviato inizialmente con sufficienza e rivalutato nel giro di pochi giorni quando sono uscite le stime del bilancio chiuso a giugno (-204 milioni), adesso il prossimo step (bypassando la fine dell’Opa, con Fienga che ieri ha chiesto ai piccoli azionisti di favorire il delisting, propedeutico «per far investire più risorse alla nuova proprietà nel rafforzamento della squadra») è la scelta del ds. Estromessa la dirigenza italiana dalla decisione, i Friedkin se ne stanno occupando in prima persona.
Colloqui diretti e la consapevolezza di non poter sbagliare. Forse è per questo motivo che l’annuncio sta tardando. A meno che il ds non sia stato già scelto e si sta attendendo soltanto che si liberi dal club di appartenenza. In quest’ottica l’identikit è quello di Campos, che in questi giorni sta facendo di tutto per smarcarsi dal Lille. Anche se il lusitano si porta dietro il fatto di non voler spostarsi dal suo eremo di Montecarlo (in parte dovuto al fatto che la residenza lo obbliga a sei mesi di soggiorno). Per questo motivo rimangono in piedi altre piste, sempre estere: Emenalo e Rangnick su tutte.
Mosse avvolte nella discrezione, seguendo la via tracciata dall’intervista al sito del club: «È più importante lavorare che parlare». Con queste prospettive, ogni gesto – anche il più semplice – diventa particolare. Dall’esultanza (rigorosamente composta) al look. E domenica, proprio questa attenzione sempre più morbosa, ha lasciato trasparire un nuovo tassello che si va ad aggiungere ai pochi emersi in questi due mesi. Al gol di Veretout, stringendo il pugno destro, dalla manica della giacca di Ryan è spuntato un braccialetto giallorosso.
Una minuzia, in altri tempi, che stavolta invece non è passato inosservata al pubblico dei social network che subito ha condiviso il fermo immagine facendo diventare la foto virale. Un dettaglio che paradossalmente fotografa ancora una volta lo stile dei Friedkin. Non ostentato ma nascosto, trapelato più per casualità e curiosità ossessiva di chi li osserva che per volontà del diretto interessato.
Quel pugno stretto, poi, senza lasciarsi andare a chissà quali esultanze, è la conferma di una presenza. Silenziosa ma costante. Che per ora, è a supporto di un investimento economico da 591 milioni ma che con il trascorrere delle settimane, ha ottime possibilità di unire all’aspetto finanziario quello della passione. In tal senso Hegel amava sottolineare come «nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione». Figuriamoci nel calcio.
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