Rassegna stampa
Friedkin, un doppio colpo per la Roma
ULTIME NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN DIRETTORE SPORTIVO – Fuori, c’è un mondo che aspetta. Era stato Ryan Friedkin, figlio del presidente Dan e suo vice operativo, a descrivere la Roma come “un gigante addormentato”, riferisce la Gazzetta dello Sport.
Ecco, l’impressione è che la metafora possa essere quella giusta. Certo, per destarla serve innanzitutto lo stimolo che possono portare i successi, ma se si vuole costruire qualcosa di duraturo, occorre l’organizzazione giusta. Il pensiero del direttore sportivo da scegliere non abbandona la proprietà, che continua a valutare una serie di candidati più o meno illustri, più o meno possibili.
Nel giro di poche settimane, tante candidature sono sbocciate e poi sfiorite. Emenalo, Boto e Boldt è stata una trimurti che ha perso in fretta consistenza, Rangnick ha un profilo fin troppo ben definito per poter convivere tra gli equilibrismi di Trigoria.
Così nei corridoi giallorossi si spera – o si sogna – un altro tridente che possa portare lontano. Sono profili abbastanza differenti, così come sono differenti le difficoltà che presentano le loro candidature. Si tratta di Luis Campos, Giovanni Sartori e Andrea Berta. I più complicati sono proprio questi ultimi. Berta, legato all’Atletico Madrid, sembra non voler recidere un legame ricco e vincente.
Sartori, che ultimamente ha detto no anche alle «avance» di Psg e Lione, pur essendo in scadenza di contratto (ma il suo braccio destro Zamagna ha appena rinnovato), pare difficile da allontanare dalla famiglia Percassi. Resta Campos, che però non potrebbe soggiornare in Italia più di sei mesi all’anno per non perdere la cittadinanza monegasca. Ostacolo insormontabile? Non proprio.
I Friedkin per il loro club hanno in mente un profilo di un dirigente in grado di trovare e valorizzare giovani talenti a caccia di gloria.
Ma a caccia di gloria stasera lo è anche la Roma, che non ha alcuna intenzione di snobbare l’Europa League. Vincendo i giallorossi farebbero un colpo doppio: tornare a vincere un trofeo e qualificarsi per la Champions, vero balsamo per il bilancio in sofferenza.
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