Dieci punti di vantaggio sulla seconda , la semifinale di FA Cup il 22 aprile, il popolo dei tifosi Blues che stravede per lui, i mezzi notevoli di un club governato da Roman Abramovich: con uno scenario simile, come si potrebbe ipotizzare un addio di Antonio Conte al Chelsea? Le prime righe di un pezzo pubblicato ieri dal Times hanno però mandato nuovamente in fibrillazione il pianeta calcio e tutto quello che ne consegue, compresa, ovvio, l’informazione: il tecnico italiano rinnoverà solo a fine stagione.
Mancano ventisei mesi all’estinzione naturale del suo contratto, ma da tempo si parla del prolungamento fino al 2021 e di un sostanzioso adeguamento di stipendio. Tutto normale, in un mondo come quello del calcio, dove spesso la normalità va a farsi benedire. Conte ha dato in parte ragione al Times nella conferenza stampa di ieri: “Il mio pensiero è in questo momento il Crystal Palace. Nella mia testa, c’è la partita di domani (oggi, ndr). È un derby e sulla panchina del Palace siede un allenatore che ho avuto il piacere di conoscere quando Sam Allardyce guidava il West Ham. Trascorsi due giorni con lui e la sua squadra. È un manager in gamba e mi dispiace che sia stato il c.t. dell’Inghilterra solo per una gara. Il Palace ci farà soffrire e io sono concentrato su questo match“.
Conte chiede un mercato importante in vista del ritorno della Champions: una delle chiavi dell’attuale stagione è stata la mancanza di impegni europei che gli ha permesso di puntare sui soliti undici, con la variante Fabregas. Conte invoca anche maggiori poteri nella gestione della squadra e all’interno del club, dove la presenza di Marina Granovskaia, la d.g. del club, rappresenta spesso un muro che impedisce un contatto diretto con Abramovich. Sarebbe questo uno dei motivi del rinvio della discussione del prolungamento del contratto. L’allenatore italiano vuole affrontarla con il titolo in tasca, per avere più forza nella trattativa. Quanto al capitolo famiglia, moglie e figlia dovrebbero trasferirsi definitivamente a Londra in estate e in questo caso Conte potrebbe cambiare casa per avvicinarsi alle migliori strutture scolastiche.
C’è però un versante italiano secondo il quale Conte potrebbe cedere di fronte a un’offerta da favola dell’Inter e a un piano faraonico di rinforzamento del club nerazzurro per lanciare la sfida alla Juventus. La condizione obbligata per la quale Conte potrebbe tornare in Italia prima del previsto è quella di poter essere concorrenziale con il suo ex club. Fatti, non parole: acquisti di campioni, pieni poteri, stipendio da capogiro.
(Gazzetta dello Sport)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA