ULTIME NOTIZIE AS ROMA LAZIO MOURINHO – Ha radunato tutti i calciatori a centrocampo, José Mourinho, in cerchio come si fa di solito prima di una partita: era però la fine di un derby, il primo sulla panchina della Roma, perso 3-2 tra molte polemiche per alcune decisioni dell’arbitro Guida, scrive il Corriere della Sera.
Li ha catechizzati tutti («Quello che ho detto ai ragazzi rimane tra di noi, ho voluto parlare subito come se fossimo dentro lo spogliatoio») e poi li ha portati sotto la curva Sud per ringraziare i tifosi, che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
Anche nella sconfitta è stata una Roma ad immagine del suo allenatore, il cui nome è stato cambiato in Muorinho (errore o goliardia da derby?) sul tabellone dell’Olimpico al momento dell’annuncio delle formazioni.
È un Mou furioso per la direzione arbitrale. «Meritavamo un risultato diverso – le sue parole – l’arbitro è stato decisivo. Il calcio italiano è migliorato tanto, la qualità del gioco offensivo, la voglia di vincere sono migliorati, e se anche voi (i giornalisti, n.d.r.) preferite parlare di calcio e non di arbitri vuol dire che il calcio in Italia è davvero cambiato. Purtroppo l’arbitro e il Var non hanno avuto la dimensione di una partita di questo livello».
Sugli episodi lo Special One non ha dubbi. «Sul loro secondo gol l’arbitro ha sbagliato in campo, il Var forse era a Coverciano, questo è troppo. Il secondo giallo non dato a Lucas Leiva è grave, perché giocare undici contro dieci sarebbe stato un grande vantaggio. Poi ci sono state due o tre situazioni molto simili a quelle di Pellegrini con l’Udinese, solo che per Lorenzo è stato rosso e stavolta niente».
Di positivo c’è la prestazione della squadra. «Per orgoglio, qualità di gioco e spirito di squadra siamo stati la squadra più brava: quando concedi tre gol evidentemente hai sbagliato qualcosa, ma il secondo e il terzo sono due gol in contropiede, il secondo era su una situazione in cui la squadra aspettava il rigore. Però abbiamo dominato, li abbiamo messi in difficoltà, loro hanno gestito gli ultimi minuti perché l’arbitro gli ha consentito di farlo».
Il portoghese a fine partita ha dato in escandescenze anche con il delegato della Lega che non gli ha permesso di fare la conferenza stampa (l’ufficio stampa della Lazio richiede le domande in anticipo). Questo lo scambio:
«Chi l’ha decisa questa cosa?» chiede Mourinho al delegato. «L’ha scelta la Lazio, aveva questa possibilità. Le domande le deve fare il vostro addetto stampa» risponde il delegato. «L’ha scelto per il suo allenatore, io voglio parlare con i giornalisti – ribatte il portoghese – Non c’è rispetto per la gente che lavora. Questa regola è una c…ta, io voglio parlare alla stampa e voi non mi lasciate parlare. L’addetto stampa non è un giornalista». L’uomo della Lega prova a calmarlo: «È la modalità che ha scelto la Lazio, non devi prendertela con me». Ma Mourinho è furioso: «È una modalità del c…, mettitela nel c… questa modalità».
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