Da Roma a Boston passando per Londra è sempre tempo per poter studiare le strategie del prossimo futuro. Sarà per questo che nella giornata di ieri gli stati generali giallorossi si sono riuniti nella «City» inglese per dare seguito alle tante riunioni andate già in scena durante la tappa nella Capitale del presidente Pallotta. Un incontro organizzato dal numero uno statunitense per discutere un altro punto all’ordine del giorno legato alla costruzione dello staff tecnico della prossima stagione. In attesa di ricevere una risposta definitiva da parte di Luciano Spalletti, in serata la dirigenza romanista ha dato il benvenuto a Monchi, accolto allo stesso tavolo in cui erano già presenti il dg Baldissoni, il diesse Massara, i collaboratori del presidente Zecca e Franco Baldini, che negli ultimi tempi ha curato i rapporti per l’arrivo di un nuovo direttore sportivo all’interno dell’organigramma giallorosso. Un figura professionale che la Roma ha continuato a seguire da vicino dalla scorsa estate, quando lo spagnolo manifestò per la prima volta l’intenzione di interrompere i rapporti con il Siviglia. La volontà di nascondere la trattativa si è poi infranta di fronte alla partenza solitaria di Monchi, che nel pomeriggio di ieri ha raggiunto Londra con un volo diretto dall’Andalucia per definire la proposta avanzata dal club giallorosso. D’altronde lo spagnolo è l’uomo che secondo Pallotta incarna le caratteristiche perfette nel proseguire il lavoro di Walter Sabatini, basato sulla compravendita di giocatori in grado di fornire plus valenze necessarie alla stabilità finanziaria del club e allo stesso tempo rendendolo sempre più competitivo attraverso l’acquisto di calciatori funzionali per il progetto stagionale.

Ramon Rodriguez Verdejo, per tutti Monchi, si è conquistato senza dubbi il titolo tra i migliori operatori di mercato a livello internazionale grazie soprattutto alla straordinaria cavalcata compiuta nel passato recente dal Siviglia. Dopo cinque Europa League, due Coppa del Rey, una Supercoppa di Spagna e una Supercoppa d’Europa, è pronto ad un nuovo capitolo della sua carriera con un bagaglio di operazioni stellari. Qualche esempio? Dani Alves, Julio Baptista, Kondogbia, Rakitic, Bacca, Keita, tanto per citarne alcuni. Tra questi anche il romanista Perotti, pagato a suo tempo poco più di 200 mila euro, per un totale di quasi 200 milioni di plusvalenze. Nel post Sabatini quindi, il profilo perfetto per intraprendere la linea dei programmi stilata da Pallotta in attesa del via libera per la costruzione del nuovo stadio. Durante gli incontri andati in scena negli uffici dello studio Tonucci è stata confermata anche la posizione di Massara, a cui è stato offerto il ruolo di affiancamento nella gestione sportiva. In attesa di capire come verrà costruito l’impianto dei collaboratori che seguirà Monchi nella Capitale (si tratta sulla base di un biennale con opzione sul terzo anno) la società preferirebbe comunque mantenere un dirigente fidato che conosca già a perfezione dinamiche e movimenti del mercato italiano. Soluzione gradita a Massara, che ha già dato la disponibilità al prolungamento del contratto in scadenza nel prossimo giugno. Nel frattempo è attesa a breve l’indicazione di Spalletti, che ha promesso alla società di comunicare quanto prima la propria scelta sul futuro. In caso di fumata nera, si prenderà un’altra strada. Il piano delle alternative è già pronto.

(Il Tempo – A. Serafini)



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