(Il Messaggero – P. Liguori) Eliminare con un 3 a 0 il Barcellona nei quarti di Champions e perdere il derby nella stessa settimana è un’ipotesi davvero troppo snob, per una squadra popolarissima come quella giallorossa, dunque agghiacciante e improbabile per stasera. Non resta che vincerlo, per onorare la Coppa in corso e consolidare quella dell’anno prossimo. Un veterano di derby romani ne ha viste davvero di tutti i colori. Non fa stupidi pronostici, perché porta certamente male, ma nel cuore sa che questa partita è più importante di molte altre e oggi lo è molto di più. Una volta si parlava della supremazia cittadina, oggi siamo di fronte a due squadre e due società che si giocano un gran posto in Europa e non per fare numero, o soltanto cassa, come abbiamo visto martedì scorso e come vedremo ancora nel doppio confronto in semifinale con il Liverpool. La Roma ha in campo una squadra con il morale alto, forse le gambe stanche, ma in panchina un grande allenatore, coraggioso, educato, gentile, determinato, intelligente. Con quella sua aria da giovane professore, da intellettuale, non ha conquistato subito tutta la tribù del calcio, ma subito ha mostrato il suo gioco e il suo carattere, quando si è trovato con Dzeko quasi venduto. Lo abbiamo apprezzato, ora lo amiamo e speriamo ci porti lontano. Anche la Lazio è reduce dalla stanchezza di Coppa, ma vorrà giocare uno scontro all’ultimo respiro e il risultato dell’Inter a Bergamo darà la scossa a tutti. Stasera siamo in trasferta, non sarà l’Olimpico di martedì, ma anche stasera il tifo farà la differenza.
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