«Quando abbiamo presentato Monchi, una delle sue risposte è stata: Alla Roma non c’è il cartello si vende. Sui giornali, invece, mi sembra di leggere solo quanti giocatori andranno via nei prossimi giorni. Posso garantire ai tifosi che anche l’anno prossimo avremo 22-25 giocatori e che giocheremo in 11». Parola di Umberto Gandini. L’amministratore delegato romanista, durante la presentazione della campagna abbonamenti, traccia le linee del prossimo calciomercato giallorosso. C’è un secondo posto ancora da conquistare (compresi i milioni che porterà nelle casse della società), ma il traguardo adesso è vicino. Mancano ancora tre punti da conquistare domenica contro il Genoa («Ci aspetta una gara importantissima»). Così il dirigente romanista – il più alto in grado nella Capitale – manda messaggi chiarissimi a chi pensa che Trigoria possa essere terra di conquista nella prossima estate.
Tra i destinatari c’è anche Walter Sabatini, nuovo deus ex machina interista, che ha già convinto Spalletti a seguirlo nella Milano nerazzurra e che vorrebbe fare lo stesso con almeno un paio di giocatori che lui stesso ha portato a Roma. I nomi di Radja Nainggolan e Antonio Ruediger, per cui sarebbe pronta un’offerta da 70 milioni di euro complessivi, sono quelli più chiacchierati, ma la volontà della Roma è quella di trattenere i big e, soprattutto, non rinforzare una diretta concorrente. Questo non significa che, davanti alla giusta proposta e alla volontà dei calciatori, non ci si possa mettere seduti intorno ad un tavolo – con chiunque, non solamente con l’Inter -, ma chi pensa ad una smobilitazione a Trigoria rimarrà deluso. Anche perché l’effetto Champions League è un vantaggio che Monchi potrà sfruttare sia in fase di rinnovo contrattuale (Strootman, Nainggolan e De Rossi, che però non ha bisogno di questi argomenti per essere convinto), sia in fase di acquisizione di nuovi calciatori.
Un’argomentazione che non ha avuto effetto su Franck Kessié, che ha scelto il Milan e a ore firmerà con i rossoneri, ma che potrebbe valere per altri calciatori come Krychowiak e Schick, quest’ultimo ad un passo dai giallorossi la scorsa estate e poi sfumato per poche centinaia di migliaia di euro. Nulla, comunque, si muoverà prima della nomina del nuovo allenatore giallorosso. In pole position, con un grande vantaggio su tutti gli altri, c’è ormai Eusebio Di Francesco: l’ex romanista ha una clausola rescissoria con il Sassuolo fissata a tre milioni di euro e sta trattando in prima persona con Squinzi per farsi liberare gratis, in virtù di un vecchio gentlemen’s agreement. Porterebbe «in dote» Lorenzo Pellegrini, che a quel punto non avrebbe più dubbi ad accettare il ritorno nella Capitale, dove potrebbe crescere insieme a Paredes. «Sarei potuto andare alla Juventus – ha detto ieri l’argentino a goal.com – ma ho sempre voluto rimanere qui».
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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