Chris Smalling

ULTIME NOTIZIE AS ROMA SAMPDORIA SMALLING – E’ una Roma di ferro. O, almeno, lo è a tratti, quando in difesa gioca un certo Chris Smalling. Che già di per sé sembra un ossimoro, considerando la fragilità fisica dimostrata dal difensore inglese in questo ultimo anno e mezzo. Quando però Smalling c’è, è tutta un’altra storia, scrive La Gazzetta dello Sport.

La Roma trova d’incanto solidità ed equilibrio difensivo, oltre che un upgrade a livello di personalità e carattere. Di più, Smalling garantisce serenità e tranquillità a tutti i compagni di squadra, non solo a quelli del reparto arretrato. E’ come se tutti fossero più sicuri di sé e della forza del gruppo sapendo che in campo c’è anche lui.

E oggi la Roma andrà a caccia della terza vittoria consecutiva in campionato (cosa che è accaduta solo ad inizio torneo, con i successi contro Fiorentina, Salernitana e Sassuolo) puntando proprio su di lui, su Smalling. L’inglese dovrà vedersela probabilmente con Quagliarella, forse arginare anche le sortite offensive da dietro di Gabbiadini. Ma per uno che viene da un duello dominato con un gigante come Zapata non c’è timore.

A dire che esiste una Roma con Smalling e una senza sono soprattutto i numeri. Da quando è rientrato a fine novembre Smalling ha giocato sette partite (saltando solo quella di Sofia), in cui la Roma ha subito in tutto 5 reti, alla media di 0,71 a gara. E non ci fosse stato quello 0-3 interno con l’Inter in cui la Roma si è persa subito, anche a causa della tante assenze, la media sarebbe stata anche migliore.

Di certo lo è lo stesso considerando le partite che i giallorossi hanno giocato senza di lui prima del suo rientro dal primo infortunio: sempre sette partite (dalla Juventus al Venezia, inclusa la Conference League), ma stavolta con 15 gol subiti e una media di 2,14 a partita, quasi il triplo di quelli incassati dal suo rientro (o, se si vuole, più del 65% in più). Di più, nelle nove gare stagionali in cui Chris è partito dal via la Roma ha subito solo sei gol, chiudendo con la porta inviolata in ben 5 occasioni. Basterebbe questo per dimostrare quando sia imprescindibile Smalling per la Roma. Poi, però, c’è anche tutto il resto.

Con Chris in campo, infatti, tutto diventa più semplice. Sui palloni alti, nelle chiusure difensive, nella lettura della fase offensiva degli avversari e anche nella pressione alta della difesa, visto che Smalling è un maestro nei posizionamenti individuali, ma anche in quelli di reparto.

Mourinho sperava di riaverlo presto e si era anche detto che se non avesse recuperato a dovere, si sarebbe dovuto tornare sul mercato anche per un difensore centrale. Perché Smalling è l’uomo dominante della difesa e averlo o non averlo fa la differenza eccome. Adesso, ovviamente, la speranza a Trigoria è che i guai fisici lo abbandonino definitivamente, visto che nell’ultimo anno e mezzo è riuscito a giocare appena 34 partite. Di ferro in campo, si spera anche fuori…



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