Questa Atalanta è mostruosa, è uno spettacolo di calcio totale. Dove può arrivare la squadra di Gasperini? Continuando così, lontano, lontanissimo. La Roma è umiliata oltre il 2-1 finale, ribaltata in un secondo tempo indimenticabile dai gol di Caldara e Kessie. Una dimostrazione di superiorità quasi irridente. Quinto successo di fila, il settimo nelle ultime 8 giornate, e 22 punti su 24. Nessuno come l’Atalanta oggi, neanche la Juve.

E pensare che la Roma poteva chiudere in anticipo e mantenere le distanze dai bianconeri, volati ora a +7, sfruttando l’errore tattico di Gasperini. Senza gli esterni di ruolo – Conti e Dramé – l’Atalanta schiera infatti un 3-4-3 mobilissimo ma nel quale i pezzi non sono tutti al posto giusto: in particolare Gomez, spostato chissà perché a destra. Gagliardini è uno spettacolo, Caldara chiude tutto, ma non basta: la catena sinistra resta scoperta. E qui la Roma colpisce. Nainggolan spiana gli scatti irresistibili di Salah che però fallisce tutto e infine è stoppato dalla mano in area di Toloi (solo ammonito perché non chiara occasione da gol). Perotti dal dischetto è un robot: 1-0. Sembra finita.

Non era prevedibile il crollo della Roma, che rientra come fosse un’altra squadra. Ma anche l’Atalanta è diversa: riparte col 4-4-2 poi torna subito al 3-4-3 giusto, dominante grazie a due cambi obbligati (D’Alessandro e Freuler per Masiello e Kurtic) e soprattutto alla nuova disposizione. Gomez va a sinistra, con D’Alessandro che gli si propone per le sovrapposizioni: è l’asse che distrugge la Roma. La Roma è un pugile con due occhi neri, prossimo al kappaò.

Anche Spalletti ci mette del suo, cambiando la difesa a «tre e mezzo» in un 4-2-3-1 più arrendevole e spostando Nainggolan in una posizione meno letale. Ma più che la tattica sono le gambe che non reggono. Schiacciata nella metà campo, anticipata sui ogni pallone, in inferiorità e in balia dell’Atalanta. Caldara va a prendersi l’1-1, fortunato ma voluto. I cambi – El Shaarawy e Paredes per Salah e Perotti – aggravano la situazione. Il gol vittoria, seppur con l’errore banale di Paredes, è solo questione di tempo. Kessie va sul dischetto con la tranquillità di Pirlo e porta i suoi alla vittoria.

(Gazzetta dello Sport – F. Licari)



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