«Non ci sono le condizioni per accettare oggi la Roma. Voglio un progetto vincente». La doccia gelata sulle speranze dei tifosi di vedere Antonio Conte sulla panchina giallorossa è arrivata ieri mattina. Le parole dell’ex ct a La Gazzetta dello Sport sono definitive non solo per il futuro di Conte, ma pure per le aspettative future del club tanto da scatenare il malumore dei tifosi che dopo 11 anni senza trofei aspettavano il grande colpo.
L’ex tecnico della Juve ha ascoltato i piani di Pallotta, ci ha ragionato qualche giorno e sabato ha declinato l’invito. Non direttamente a Totti (che ieri ha dovuto smentire voci riguardanti un suo imminente addio), ma al resto della dirigenza giallorossa. Niente allenatore top quindi. Nulla di nuovo sotto il sole considerato che sotto la gestione Usa sono passati esordienti o quasi (Luis Enrique, Garcia, Andreazzoli e Di Francesco) e ex in cerca di nuova gloria (Zeman e Spalletti). Ma l’amarezza è tanta, anche per i senatori che attendevano la decisione di Conte per sciogliere le riserve sul futuro. Tra loro Manolas, Zaniolo (ieri la mamma su Instragram ha smentito che il figlio abbia confidato di voler andare alla Juve) e Dzeko.
Così il ceo Fienga e il consulente Baldini si sono messi all’opera per trovare un’alternativa, ovviamente meno eclatante di Conte. Il numero due in agenda – pure per non tradire troppo le attese – è quello di Sarri, ma gli ultimi risultati al Chelsea complicano la trattativa portata avanti qualche mese fa proprio da Baldini. Il terzo posto e l’eventuale vittoria dell’Europa League convincerebbero Abramovic a confermarlo almeno per un’altra stagione. Discorso simile per Gasperini, per il quale però c’è qualche chance in più. Il tecnico dell’Atalanta dei miracoli è stato contattato nelle ultime ore proprio da Fienga e avrebbe pure voglia di allenare una big dopo il fallimento all’Inter di qualche anno fa. Devo pensare al presente visto che abbiamo obiettivi forti, ha nicchiato ieri.
L’identikit si sposerebbe (questo sì) con le reali ambizioni della Roma: valorizzazione dei giovani, bel gioco, allenamenti duri e tanta pazienza. Quella che avrebbe pure Giampaolo, l’altro nome di provincia messo nell’agenda dalla dirigenza romanista. Il tecnico della Sampdoria accetterebbe al volo la proposta giallorossa, ma la piazza gradirebbe poco l’ennesima scommessa firmata Baldini. Qualche chance per Ranieri che a Trigoria valutano come un ottimo traghettatore e nulla più.
C’è, infine, l’ipotesi esotica (Blanc o Fonseca) da tenere sempre in considerazione visti i precedenti. Sta di fatto che a metà maggio la Roma non ha ancora deciso nulla del suo futuro. Non c’è, infatti, solo la grana allenatore. Senza Conte, infatti, rischia di saltare pure Petrachi legato a doppio filo con il tecnico leccese. L’attuale ds del Torino deve liberarsi dall’ultimo anno di contratto con Cairo prima di poter dire di sì alla Roma, ma a Trigoria non sono più cosi certi della scelta.
(Leggo – F. Balzani)
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