Dall’estate del 2012, in particolare, la linea telefonica tra Roma e Genoa è stata sempre intasata, quasi impossibile trovare libero: il primo è stato Mattia Destro. Poi Bertolacci in comproprietà, Borriello a fine mercato in prestito nella città che lo aveva visto esplodere e poi a titolo definitivo, Tachtsidis, spedito in Liguria dopo la fallimentare esperienza in giallorosso.
Meglio, decisamente, è andata a Burdisso, che ha lasciato la Roma dopo pochi mesi con Garcia per rinascere a Genova, mentre l’avventura di Iago Falque a Trigoria è durata molto meno. El Shaarawy è diventato ufficialmente romanista lo scorso giugno, ma al Genoa è legatissimo: è la squadra con cui ha esordito in Serie A.
Per Perotti, invece, il legame con il Genoa va al di là del calcio, e non solo perché è la città dove è nato il figlio. Il Genoa «mi ha ridato la vita e la carriera», ha poi spiegato Perotti, che in rossoblù ha giocato 45 partite segnando 5 reti.
(Gazzetta dello Sport)
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