Un trasferimento che avrebbe fatto comodo a tutti. Ma alla fine Gerson Santos da Silva ha fatto retromarcia: no al Lille. Il padre Marcão, che in passato fu protagonista del no al Frosinone e del rientro in Brasile, in questa storia non c’entra niente, come neppure il discorso economico: al giocatore non è piaciuta la città francese, così è tornato a Roma in tempo per entrare tra i convocati di Spalletti per la partita di Coppa di stasera. L’addio era stato definito nei dettagli tra i due club (5 milioni per il prestito, 13 per il riscatto). Dialogo semplicissimo, aiutato dal fatto che il nuovo proprietario del Lilla, Gerard Lopez, è il co-fondatore del fondo d’investimento Mangrove, che prima dell’approdo di Gerson alla Roma controllava il 22,5% del cartellino del calciatore.

Ieri si è chiuso, con tutta probabilità, il primo e ultimo mercato condotto in prima persona da Ricky Massara. A Trigoria è in arrivo Monchi, che ha aggiornato il suo profilo twitter con una foto che lo ritrae al Boston Garden, l’arena dei Celtics, casa Pallotta. Segnali di un futuro che porterà in giallorosso Kessié, per il quale la Roma si sente al sicuro. Ieri, oltre alla mancata chiusura dell’affare Gerson, c’è stato un ultimo vano tentativo per Defrel e Pellegrini, con un ulteriore no ricevuto dal Sassuolo. Seck, invece, è andato in prestito secco al Carpi: uscirà dalla lista Uefa, nella quale entrerà Mario Rui.

(Gazzetta dello Sport)



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