CALCIOMERCATO ROMA SMALLING – Diciamo la verità, forse gli addetti ai lavori del mondo del calcio si erano così affezionati al tormentone Smalling, che ci ha accompagnato per tutta l’estate, che hanno voluto regalarci il brivido di una coda imprevista, riferisce la Gazzetta dello Sport. Un giallo di cui i tifosi della Roma avrebbero fatto volentieri a meno, e scioltosi solo in tarda serata, quando l’Ufficio Contratti della Federcalcio ha dato il via libera alla operazione, che ha riportato il difensore da Fonseca.
La trattativa, di per sé, era già andata per le lunghe, tant’è vero che la Roma stava pensando anche a delle alternative, fra cui l’ex Antonio Rudiger, sondato anche dal Milan, è che aveva un mediatore eccellente come Francesco Totti. Ma nel tardo pomeriggio il braccio di ferro col Manchester United si è concluso con un faticoso accordo, più vicino alle posizioni giallorosse che a quelle dei «Red Devils».
Per l’acquisto agli inglesi andranno 15 milioni con pagamento dilazionato in quattro anni, e senza bonus. O meglio, un bonus c’è, ma è di quelli così importanti che tutti sperano di pagare: ad esempio, 5 milioni nel caso la Roma vinca la Champions League negli anni in cui Smalling deve essere pagato. Tutto a posto, quindi? Non proprio, perché alle 19.53, ora in cui viene depositato telematicamente il contratto, comincia il batticuore.
La società giallorossa invia tutta la documentazione, ma sul sito della Lega alle 20, quando chiude il mercato, del trasferimento di Smalling non vi è traccia. L’ansia sale, come di pari passo il timore di vedere sfumare una operazione già chiusa, col giocatore pronto a prendere l’aereo per tornare in Italia. Radio e social capitolini vanno in fibrillazione, perché l’era Friedkin non meriterebbe di chiudere il primo mercato in questo modo. Si sparge voce che manchi un documento che attesti l’indice di liquidità del club, ma da Trigoria fanno sapere che non è indispensabile.
Morale: dopo quasi due ore dalla fine delle contrattazioni la Figc dà il via libera e chiede il transfer alla Federcalcio inglese. Che cosa era successo? Il «file» inviato dalla Roma, piuttosto corposo, è andato in coda a quello di altre operazioni dell’ultimo minuto e così, occorrendo verifiche più lunghe per ché si trattava di una operazione internazionale, l’ok è arrivato solo più tardi. Quanto basta per far morire di paura i tifosi, che poi hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e brindare al ritorno del difensore.
Così, nel giro di una manciata di minuti, sono potuti giungere i ringraziamenti del Manchester a Chris e le prime dichiarazioni dello stesso Smalling che, atteso oggi alle 16.40 a Ciampino, guadagnerà circa 3,5 milioni più bonus fino al 2023: «Nella vita le cose che contano non arrivano mai in maniera facile. La mia testa e il mio cuore sono sempre rimasti a Roma. Sono molto felice di essere uno di voi».
E l’a.d. Fienga ha commentato: «Siamo contenti di poter riabbracciare Chris e di riaverlo come uno dei pilastri della nostra squadra e ringraziamo il Manchester per la disponibilità in questa tenace trattativa». Tenace come quella per Olsen in prestito all’Everton. Non lo è stata, invece, quella per il ritorno di El Shaarawy, sfiorito in fretta tra ingaggi e tempi stretti, con qualche rimpianto del tifo. Titoli di coda sul terzino Omeragic, 18 anni, dello Zurigo. Ai giallorossi piace, ma ci si riproverà a gennaio. Le campane di Roma, stavolta, suonano infatti solo per Smalling. Alleluja.
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