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Rassegna stampa

Giovani e parametri zero. Roma, servono “miracoli”

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Giovani, carini e disoccupati. Per fare l’identikit dei calciatori che la Roma sarà costretta a ricercare nel prossimo mercato, si può prendere in prestito il titolo di un film diretto da Ben Stiller poco più di 25 anni fa.

I conti in sofferenza e il punto morto a cui sembra essere giunta la trattativa per la cessione della società tra James Pallotta e Dan Friedkin, obbligheranno la dirigenza a veri e propri salti mortali per restituire, il prossimo anno, a Fonseca una rosa in grado di lottare per le prime posizioni.

Questa stagione, naturalmente, può ancora regalare alla Roma delle gioie sportive e finanziarie (la vittoria dell’Europa League o il quarto posto) che significherebbero la qualificazione alla prossima Champions e un bel po’ di soldi in più, ma i dirigenti romanisti in passato hanno sempre spiegato di come la società sia abituata a programmare «per difetto», cioè senza considerare gli introiti derivanti dalla massima competizione europea.

Ecco, quindi, che al d.s. Petrachi e al consulente Franco Baldini, saranno richieste brillanti intuizioni per mantenere competitivo il livello della rosa, abbassando allo stesso tempo il monte ingaggi e migliorando i conti. E se per alcuni calciatori si sta pensando, come successe all’inizio della gestione americana, ad un «incentivo all’esodo», che altro non è che una buonuscita, per altri come Pastore, 9 milioni lordi di stipendio per altri tre anni, sarà complicato trovare una soluzione. Per altri ancora, come Juan Jesus, ci si dovrà accontentare di quello che offre il mercato: il brasiliano ha il contratto in scadenza nel 2021 e piace al Fenerbahce, che però non sembra voler offrire più di 2-3 milioni per il suo cartellino.

Una cifra che potrebbe essere accettabile, visto il suo stipendio da 4,5 lordi. Per questo chi arriverà dovrà avere solo alcune caratteristiche. Giovani e di qualità, come ad esempio Bustos e Gravenberch. L’attaccante argentino classe ’98 del Talleres piace a mezza Europa ed è il profilo ideale come vice-Dzeko: il costo del suo cartellino si aggira sui 10 milioni di euro, una cifra che può essere ammortizzata vista la giovane età, ma soprattutto guadagna meno di un milione, perciò il suo ingaggio sarebbe ampiamente alla portata della Roma. Discorso identico per il diciottenne Gravenberch, mediano dell’Ajax gestito da Mino Raiola, che non ha mai avuto rapporti tanto buoni con la società giallorossa come in questo periodo.

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L’altro lato della stessa medaglia sono le trattative che potrebbero portare a Trigoria, a parametro zero ma con ingaggi di almeno tre milioni netti per più anni, nomi importanti come Pedro o Vertonghen, peraltro graditi a Paulo Fonseca. Due strade diverse per arrivare allo stesso risultato: più del tecnico portoghese e della squadra, la vera impresa la dovranno fare Petrachi e Baldini.

(Corriere della Sera)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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