AS ROMA NEWS REAL SOCIEDAD EUROPA LEAGUE – È una Roma stratosferica, capace di andare oltre i propri limiti, di far innamorare i tifosi con una prestazione quasi in fotocopia rispetto a quella contro la Juventus di domenica scorsa, scrive il Corriere dello Sport. La squadra di Mourinho ha ipotecato la qualificazione ai quarti di finale di Europa League contro la Real Sociedad con i gol di El Shaarawy e Kumbulla, uno per tempo. Rui Patricio ha collezionato il 14º clean sheet, il 9º nel 2023, in una serata di grande serenità.
La Roma non è una squadra di campioni, non esprime un gioco spettacolare, ma è esaltante per come riesce a vincere le partite. Lo fa con lo spirito che piace alla sua gente. Soffrendo, ringhiando, mostrando i muscoli. Senza mai andare in affanno. La Real Sociedad potrà anche avere maggiore qualità tecnica dei giallorossi, ma è stato complicato, maledettamente complicato anche per gli spagnoli giocare contro questa Roma. Che riflette lo spirito di Mourinho. Concreta, pragmatica, capace di dare il massimo con tutti i suoi uomini. Anche quelli che sono entrati dalla panchina.
Pensate a Kumbulla. Mourinho gli ha preferito Llorente per sostituire lo squalificato Ibañez, l’albanese è entrato all’inizio della ripresa per sostituire lo spagnolo, fermato da un risentimento all’adduttore. Kumbulla a tre minuti dalla fine ha messo dentro il secondo gol con uno stacco imperioso di testa, che ha stordito Zubeldia. Pensate a Belotti, entrato al posto di Abraham, che ha lottato come un toro inferocito su ogni pallone, scheggiando anche l’incrocio dei pali. Questa è la Roma oggi, creatura che Mourinho ha plasmato e sta facendo diventare grande.
Lo Special One si è superato. Anche ieri sera ha azzeccato la formazione. Ha riproposto El Shaarawy titolare dopo qualche panchina di troppo per avere più peso offensivo sulla fascia sinistra e il Faraone ha sbloccato il risultato dopo 13 minuti. Un gol capolavoro, il manifesto della filosofia mourinhana. Karsdorp ha rubato un pallone in difesa, ha lanciato Dybala in contropiede, dopo 50 metri di campo passaggio per Abraham al centro dell’area, assist per El Shaarawy che ha anticipato Gorosabel e ha battuto il portiere da pochi passi. Tutto in velocità, esecuzione perfetta, l’Olimpico esploso di gioia. Il Faraone è stato spesso pericoloso, grazie alla sue velocità nelle ripartenze.
La Roma è stata aggressiva sin dai primi minuti alla ricerca del pallone, ma dopo il vantaggio si è abbassata troppo, consentendo alla Real Sociedad di sfruttare la maggiore qualità nel possesso palla. Esordio da titolare per Diego Llorente, lo spagnolo ha avuto uno scomodo cliente dalla sua parte, il velocissimo Kubo, preferito al capitano Oyarzabal. Il giapponese al 22′ è entrato in area, ha vinto un paio di contrasti e ha colpito il palo. Pochi minuti dopo Smalling ha sfiorato un clamoroso autogol per anticipare Sorloth.
Nonostante qualche pericolo la Roma è stata ordinata, non è mai andata in affanno. Llorente è stato sostituito all’inizio della ripresa da Kumbulla, dopo un quarto d’ora Mourinho ha fatto altri tre cambi, anche questa volta determinanti, come la scelta della formazione iniziale. Spinazzola ha dato il cambio ad El Shaarawy, che aveva speso tutto e ha continuato a squarciare con i suoi affondi la difesa spagnola.
Pellegrini, ferito alla testa, è uscito dopo una partita di grande sacrificio, al suo posto Wijnaldum ha aggiunto freschezza in mezzo al campo e Belotti ha combattuto mettendo pressione ai centrali spagnoli. Rui Patricio nella ripresa ha fatto una sola parata: reattivo su un tiro di Rico al 12′. Nella bolgia di San Sebastian, tra una settimana, la notte sarà meno buia.
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