Virginia Raggi, sindaco di Roma

Pubblico delle grandi occasioni nell’aula Giulio Cesare, giornalisti da tutto il mondo, parenti orgogliosi. La scena è tutta di Virgina Raggi che ha finalmente presentato a Roma la sua giunta. Alla destra della sindaca, il neo assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, nemico giurato delle cementificazioni. E dunque, Roma 2024 è un progetto filosoficamente sbagliato: “Il Villaggio olimpico a Tor Vergata? Per carità, non possiamo continuare ad allungare la città, le periferie non hanno servizi, dobbiamo ricucirle con il centro”, rivela Berdini. Mentre lo stadio della Roma a Tor di Valle per lui è una specie di mostro a tre teste. “Inaudito, scellerato, uno scempio”, disse, per poi, su indicazione del Movimento, correggere il tiro: “Non l’ho letto, ma se è fatto bene non ci saranno motivi per non inviarlo in Regione, anzi, mi risulta che sia stato già spedito”.

Non è vero, ma fa lo stesso. Tra una settimana gli uffici tecnici del Campidoglio sottoporranno ai nuovi assessori il dossier definitivo e le relazioni di accompagnamento. Berdini farà le sue valutazioni, ma se le richieste di integrazioni saranno state soddisfatte, il faldone prenderà il volo per via della Pisana, per poi tornare dalle parti del Campidoglio per la firma della Convenzione e la variante al Piano regolatore. La Giunta Raggi avrà tempo e modo per mettere paletti. “La città è tecnicamente fallita e noi regaliamo alla Roma 400 milioni di opere pubbliche in un quartiere deserto”, ha ripetuto Berdini. Sulla stessa linea la sindaca: “Ci hanno lasciato una città in macerie e dovremo ricostruirla, liberi da compromessi”. Dello stadio della Roma, ne riparleremo.

(Gazzetta dello Sport)



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