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Rassegna stampa

Gli applausi di Fonseca: “L’Italia e la Roma, che bravi”

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Forse è vero che niente – neppure il coronavirus – riesce a livellare la società, ma le parole di Paulo Fonseca al sito della Lega portghese, raccontano come anche i privilegiati del pallone vivano nel disagio.

«È stata una settimana difficile, siamo tutti a casa – spiega l’allenatore della Roma -. In questo momento, gli italiani hanno capito che solo in questo modo il virus può essere fermato. I numeri continuano ad aumentare, ci sono sempre più persone infette e anche più morti. C’è una preoccupazione diffusa e un tentativo di cambiare le cose. Mi sembra che gli italiani siano consapevoli della situazione attuale e vogliano rispettare tutte le regole per sconfiggere un virus che sta uccidendo molte persone. Possiamo solo uscire per andare al supermercato e a quello più vicino alla nostra residenza. La polizia è costantemente in strada a monitorare le uscite delle persone. Al momento, il governo sta valutando di prorogare il tempo previsto per questa quarantena. Qui si dice che il picco sarà all’inizio della prossima settimana, ma vedo gli italiani uniti che cercano di superare questo momento. Vedo che gli italiani stanno facendo quello che gli viene chiesto. Si prevede che i numeri aumenteranno, ma se tutti continuiamo a rispettare le regole, senza alcun contatto con altre persone, i numeri finiranno per migliorare. Abbiamo un grande esempio dalla Cina, dove la situazione è migliorata con la quarantena. Credo e spero che saremo in grado di vincere questa lotta».

Da allenatore, poi, Fonseca si preoccupa anche di sé e della squadra. «Approfitto del periodo per stare di più in casa con la mia famiglia, visto che spesso sono fuori. Certo, sto mangiando di più, ma sto anche facendo più esercizio fisico. Lo stop è lungo e non sappiamo quando torneremo. Con questa situazione è difficile prevedere quando inizieranno gli allenamenti e i campionati. Abbiamo cercato di controllare le attività fisiche dei giocatori, abbiamo dato loro alcune attrezzature, abbiamo cercato di controllare il loro cibo e il loro peso e tutti hanno un programma a casa. La Roma è un club molto ben organizzato a tutti i livelli e sta facendo un lavoro fantastico con il monitoraggio della squadra».

I titoli di coda, poi, il tecnico lo lascia per ciò che succede in Portogallo. «Sto seguendo la situazione, perché sono preoccupato per i miei familiari, ma sono situazioni diverse. I numeri non sono ancora così allarmanti. Ma è così che è iniziato in Italia. Il governo portoghese ha adottato le misure giuste per evitare di raggiungere le cifre che vedi qui.Voglio dire ai portoghesi che è possibile evitare che si arrivi a tanto. Dipende da ognuno di noi».

(Gazzetta dello Sport)

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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