AS ROMA NEWS SOULE DYBALA PAREDES – Belli ma non ballano. Gli argentini della Roma stanno attraversando un momento nero, dovuto anche alla crisi generale che ha colpito il club tra l’esonero di De Rossi e l’arrivo di Juric. Il croato puntava su di loro per risollevare le sorti della squadra, ma ha dovuto ricredersi nonostante le qualità tecniche dei tre sudamericani siano indiscusse, scrive Il Messaggero.

Dybala, Paredes e l’ultimo arrivato Soulé sono tra i calciatori più pregiati della rosa, ma per il momento più che rappresentare una soluzione si stanno trasformando in un problema per l’allenatore e per la società che deve pagare stipendi da top player (Soulé escluso) per ottenere poco o nulla. Dei tre, solo Paredes è stato chiamato in nazionale per la gare contro Venezuela e Bolivia.

Il Ct Scaloni ha lasciato a casa la Joya per dargli il tempo di recuperare dall’affaticamento muscolare e pure l’ex Juve che aveva strappato una convocazione nella precedente sosta di settembre quando l’albiceleste aveva affrontato Cile e Colombia. Lui, in realtà, non era stato impiegato mentre Paulo in due gare aveva giocato un totale di 16 minuti (Paredes 64′).

Trovare spazio in nazionale Campione del mondo e piena di fenomeni non è semplice, ma fare la differenza in giallorosso è impresa più semplice. Differenza che Paulo ha fatto nei due anni successivi al suo arrivo nella Capitale, diventando decisivo quasi in ogni gara in cui è stato impiegato. Il problema sono sempre stati gli infortuni che hanno reso troppo discontinuo il suo rendimento. Ecco perché il ds Ghisolfi se ne sarebbe voluto liberare in estate, ma nessun acquirente eccetto gli arabi hanno avanzato offerte per prelevarlo.

Dunque, Paulo è rimasto a Trigoria ma i numeri che lo riguardano cominciano ad essere preoccupanti: quello di quest’anno è il peggior avvio da quando è alla Roma un gol (all’Udinese) e zero assist nelle prime sette partite che ha giocato (l’anno scorso era a due reti e due assist).

Non solo, l’ultimo gol su azione risale al ritorno di Europa League contro il Milan del 18 aprile, mentre per ritrovare l’ultimo su azione in Serie A bisogna tornare al 26 febbraio contro il Torino di Juric. Se dovesse saltare il prossimo match contro l’Inter (sta lavorando per esserci) salirebbero a 34 quelli mancati. È necessario invertire la rotta, se vuole raggiungere le 14 presenze da 45 minuti che fanno scattare il rinnovo automatico a 6 milioni più bonus (a gennaio si attiva la clausola, il Galatasary starebbe prendendo informazioni).

Non va meglio a Paredes che la scorsa stagione è sempre partito titolare, oppure, è subentrato. Quest’anno è rimasto in panchina tre volte contro Juventus, Genoa e Monza. È il suo ultimo anno di contratto, a giugno saluterà Trigoria ma potrebbe anticipare l’addio a gennaio. Se lui o Shomurodov dovessero salutare, l’idea è portare Beto dall’Everton in prestito. Infine, Soulé l’unico a cui è corretto concedere tempo per ambientarsi, ma nel 2024 non ha mai segnato su azione. Ha 21 anni e molto tempo davanti a sé per migliorare e fare la differenza. Ma se ci riuscisse già quest’anno, Juric ringrazierebbe.



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