Daniele De Rossi

CALCIOMERCATO AS ROMA – Rinforzare la Roma, portare dentro almeno 7-8 giocatori, di cui 4-5 titolari. Ma anche puntellare la squadra, darle delle certezze, insistere su chi già conosce un po’ tutto o giù di lì. Ecco, in questi giorni in cui Florent Ghisolfi e Daniele De Rossi si sono «chiusi» a Trigoria per fare il punto e stabilire le strategie future, si è parlato anche da chi ripartire, scrive La Gazzetta dello Sport.

Gli “intoccabili”, i sette giocatori che l’allenatore della Roma ritiene imprescindibili (o quasi) per la prossima stagione. Sette calciatori della Roma che non sono sul mercato e che – a meno di clamorose offerte, di quelle considerate “folli” – faranno parte anche della Roma della prossima stagione.

Si parte ovviamente da Mile Svilar, il portiere serbo che si è preso la scena da febbraio in poi e che si è dimostrato una delle poche sorprese belle dello scorso anno. Svilar è a Roma da due anni ed ha un contratto fino al 2027. Presto gli verrà adeguato, considerando che oggi guadagna 700mila euro e che ha dimostrato di meritarsi un trattamento economico diverso. La Roma con lui pensa di aver risolto il problema del portiere per un bel po’, considerando che stiamo parlando di un giocatore di 24 anni.

Esattamente gli stessi di Evan Ndicka, un altro che continuerà ad essere parte dell’architrave difensivo della Roma. Anche lui, come Svilar, è arrivato a parametro zero ed entrambi potrebbero rappresentare anche delle succulenti plusvalenze. Ma la Roma non intende privarsi né del portiere né del centrale ivoriano. A meno che, appunto, non ci siano offerte irrinunciabili, a partire dai 30 milioni in su. Anche perché se Svilar guadagna poco, Ndicka incassa molto, tre milioni più bonus. Uno stipendio vicino a quello di Mancini, che non si tocca anche per altri motivi. È il vice-capitano della squadra, l’uomo di carattere, uno che piaceva molto a Mourinho ma anche a De Rossi. Ha un’influenza forte sul gruppo. Insomma, conta dentro e fuori il campo.

In mezzo i tre intoccabili sono quelli che hanno giocato di più nella stagione appena conclusa: Paredes in cabina di regia, Cristante e Pellegrini come mezzali. L’argentino è molto amico di De Rossi, ma soprattutto è assai utile per il suo gioco. Verticalizza come pochi altri, gestisce il possesso palla, ha qualità tecniche innate. Pellegrini è il capitano, uno degli uomini simbolo, oltre che il centrocampista di maggiore qualità della rosa. Cristante, invece, è uno a cui nessun allenatore rinuncia, tanto meno De Rossi, che lo aveva elogiato anche nel giorno dell’addio alla Roma da calciatore. Tra l’altro, anche loro due “pesano” tanto nello spogliatoio giallorosso.

Davanti, invece, l’unico davvero intoccabile è Stephan El Shaarawy, che De Rossi ha ritrovato molto più maturo di come lo aveva lasciato. Il Faraone è considerato imprescindibile per ciò che sa fare in fase offensiva, ma anche per la sua grande duttilità, la possibilità di giocare attaccante ma anche terzino. Una ricchezza che pochi altri hanno. E che De Rossi si vuole tenere ben stretta.



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