Milioni freschi nelle casse giallorosse, buoni per il bilancio civilistico da chiudere al 30 giugno anche se non conteggiabili in ottica fair play finanziario della Uefa. Sì, perché la Roma ha rinegoziato il finanziamento e ricevuto da Goldman Sachs (con Unicredit nel ruolo di fronting bak), passando dai 175 milioni di euro in scadenza al 2020 ai 230 con due anni in più di contratto, estensione che non modifica i tassi di interesse per il club. In soldoni, è giusto dire così: 55 milioni in più per le casse di As Roma, al netto delle spese per l’operazione. Guai però ad associare l’immissione di nuovo denaro con la possibilità di spendere di più sul mercato per la compravendita dei calciatori. L’aumento del finanziamento concesso da Goldman Sachs, infatti, serve semplicemente a garantire alla Roma una liquidità di cassa maggiore anche a brevissimo termine, così da rendere più agevole la gestione operativa della società. Il primo accordo risaliva al febbraio 2015: ora Pallotta ha preso altro tempo (e altro denaro).
(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)
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