Tutto sommato, nell’assemblea degli azionisti della Roma svoltasi ieri a Trigoria, a sorprendere di più non è l’approvazione del bilancio al 30 giugno, della modifica allo statuto, la nomina del nuovo amministratore delegato Umberto Gandini e la sua relativa cooptazione nel comitato esecutivo del club (tutto scontato). Ciò che ha meravigliato, piuttosto, è la serie di critiche rivolte alla dirigenza da diversi piccoli azionisti, nonostante i risultati sportivi possano far pensare a un momento di luna di miele col mondo giallorosso.

CESSIONI – Certo, è scontato che per alcuni l’occasione dell’assemblea è il modo per ricavare quello spicchio di visibilità in stile Andy Warhol (quella che nella vita prima o poi capita a tutti), ma il bilancio «non esaltante», i bonus elargiti all’ex ceo Zanzi, la mancanza ormai endemica del main sponsor hanno fatto dire: «Alla luce delle promesse pirotecniche, siamo a zero titoli: quanti buoni giocatori dobbiamo vendere per rimettere a posto il bilancio?» (Angeletti). Non sono mancate critiche ai prezzi e al nuovo stemma (Campanile). La voglia di rivedere l’Olimpico pieno e le informazioni sul nuovo stadio hanno caratterizzato altri interventi (Angelini e Grossi), mentre è stata deplorata anche la eccessiva rinuncia agli italiani in campo (Pizzicaria). Concetti forti sono stati espressi anche sugli scarsi introiti derivanti dalla Nike, con coperture negli shop non all’altezza dei grandi club, e anche sul mercato, fatto con «scarti» di altre società (Palma). Insomma, la Roma in piena lotta scudetto ad alcuni soci solletica poco la fantasia.

GANDINI E BALDISSONI – Il d.g. Baldissoni comunque ha risposto con nettezza: «Le plusvalenze hanno contribuito a risanare la società (le perdite complessive sono state di 14 milioni, ndr) e siamo tranquilli anche in assenza degli introiti della Champions. Per le cessioni è stata fatta prima una valutazione tecnica, poi economica e la competitività è cresciuta. Il nuovo stadio speriamo sia pronto per la stagione 2019-20». Quindi è stata la volta di Gandini, che ha spiegato: «Mi aspettavo le critiche perché i soci sono appassionati veri. Il mio obiettivo è quello di portare la società a vincere. C’è una società solida, un buon tecnico e un’ottima rosa: non manca nulla. Ora abbiamo l’opportunità per dare un’impronta al campionato, ma il nostro primo obiettivo è riportare i tifosi allo stadio e per questo stiamo già lavorando».

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini)



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